di Antonio Catalano
Il derby lombardo tra Varese e Milano finisce 70-96, con una netta vittoria degli uomini di coach Messina. I milanesi, che arrivavano da un harakiri contro il Panathinaikos e volevano assolutamente riscattarsi, giocano una prova di quasi normale amministrazione contro una Varese che ha fatto veramente poco. I numeri sono anche impressionanti da ambo le parti, ma per motivi completamente diversi: l’eterogeneità e la distribuzione dei punti su tutti i giocatori ospiti è determinante ai fini della vittoria. Il 100% da 3 di Punter e i suoi 15 punti sono stati il fattore in più nel momento clou del match, per spezzare le gambe ai varesini. Il 63% generale da 3 dei milanesi contro il 25% (8/32) di Varese segna la netta differenza di qualità fra due squadre che viaggiano su due livelli completamente diversi. Dall’altra parte invece sono i soliti due a trainare le sorti di una squadra che ha mostrato tutti i suoi limiti difensivi: Scola e Douglas tengono in vita, finché, possibile nel primo quarto la compagine di coach Bulleri, poi giocano soprattutto per le statistiche, mettendo a referto 23 e 20 punti.
Ragioniamo soprattutto sulle statistiche, perché a livello di gioco non c’è stato molto da vedere. Il primo periodo è stato l’unico degno della squadra di casa, che ha provato a controbattere colpo su colpo ad una Milano che è comunque risultata sin dai primi momenti nettamente superiore. Le maggiori azioni e le maggiori emozioni sono state suscitate da giocate individuali eclatanti, con Milano che nonostante abbia giocato per larga parte del match con la “seconda” squadra, ha dimostrato una strapotenza fisica e tecnica devastante. Messina fa 10 su 10 in questo inizio di stagione, mentre Bulleri subisce un brusco stop dopo la vittoria su Trento.
QUI le statistiche del match