Davvero speciali le ultime ore per la famiglia James. LeBron conquista la prima NBA Cup a Las Vegas coi Los Angeles Lakers e pure il premio di MVP del Torneo, poi il primogenito Bronny debutta ufficialmente al college dopo 5 mesi difficili in seguito all’arresto cardiaco dello scorso luglio e l’operazione per risolvere una malformazione congenita. Finalmente però il momento dell’esordio è arrivato e il primogenito del Re ha giocato in un Galen Center tutto esaurito per la sfida tra la sua USC (University of Southern California) e Long Beach State, terminata con la vittoria a sorpresa di questi ultimi per 84-79 in overtime.
L’attenzione era tutta per Bronny che era osservato speciale di papà LeBron, arrivato con la piccola Zhuri, la terzogenita, e con mamma Gloria, più il general manager dei Lakers Rob Pelinka.
Papà ha tifato, ha esultato, ha ripreso col cellulare le gesta del figliolo, entrato sul parquet con la sua maglia numero 6 quando mancavano 13′ all’intervallo e sul punteggio di 16-12 per i Trojans. Gli acuti sono stati la gran stoppata in rimonta sul 33-24, una “chase-down” di quelle che hanno ricordato papà, e poi la tripla in transizione per il 56-46 a 13′ dalla fine, il suo primo e unico canestro.
Bronny, chiaramente con un utilizzo contingentato, è rimasto sul parquet 16 minuti chiudendo con 4 punti (1 su 3 da tre e 1 su 2 ai liberi), aggiungendo 3 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate e un recupero.
A fine partita, in conferenza stampa, Bronny ha ringraziato i medici, i compagni di squadra e gli allenatori di USC, e ovviamente la sua famiglia per il supporto in questi mesi e per averlo aiutato nel ritorno in campo.
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