L’ora è quella giusta, di già. Potrebbe sembrare presto, tuttavia il tempo non è mai un alleato vincente per nessuna squadra. Anzi squilibra, squilibra qualsiasi situazione, che sia di campo o fuori. E arrivati alla quinta giornata, la Openjobmetis ha bisogno di tutto, fuorché di squilibrio.
Ha bisogno di procedere a marcia spedita. Ha dimostrato nettamente di poter stare ad un livello alto per gran parte delle partite che fin qui ha disputato.
Con Reggio Emilia e Sassari ha messo a segno due colpi da 90, ma fanno più rumore le sconfitte immeritate contro Brescia e Trento.
Fanno rumore e soprattutto lasciano un vuoto e un amaro in bocca incommensurabile. Il vantaggio che, con Brescia era addirittura arrivato a 16 lunghezze e con Trento sembrava essere abbastanza da poter portare a casa i 2 punti, è stato vanificato da errori individuali e dalla mancanza di esperienza in determinate situazioni.
Varese arriva con questa consapevolezza a giocarsela in casa contro Treviso e con anche la carica della vittoria pesantissima a casa di Reggio.
È il momento della verità e della continuità, perché, sebbene l’obiettivo resti una salvezza tranquilla, dalle parti di Masnago c’è voglia di stupire e di dimostrare che la Pallacanestro Varese non è una semplice outsider.
Varese va ad affrontare Treviso con la consapevolezza di aver svezzato finalmente Caruso, autore di una prova impressionante contro Trento e soprattutto attore principale nelle rotazioni di coach Brase, che vede in lui versatilità e abilità nell’attaccare il canestro.
Il gioco proposto da Varese necessita, infatti, di due centri come Owens e Caruso, abili anche dal tiro dalla media distanza, agili, versatili e disposti a giocare un tipo di pallacanestro molto lontana dal ferro.
È l’ora della continuità, della verità, è l’ora di Caruso e di Owens, dei due ragazzi che devono ancora assestarsi per bene ai livelli a cui vanno Ross, Johnson, Brown e Reyes.
È l’ora, il futuro lo si inizierà a scrivere domenica e una vittoria, in questo senso, potrebbe conferire alla Openjobmetis quelle consapevolezze che ad oggi mancano. E che potrebbero farle fare il salto definitivo di qualità. La palla passa ai protagonisti. E pesa un quintale.
Antonio Catalano