Vittoria di forza, ma anche di gestione, per l’Olimpia Milano che sbanca il PalaBarbuto di Scafati con un primo tempo sontuoso dominato da Nik Melli.
Nella ripresa sale in cattedra Davies e l’Olimpia mette al sicuro il risultato nonostante una combattiva Givova Scafati in cui brilla, costante, Henry, ma anche Doron Lamb, seppur solo nel secondo tempo.
LA CRONACA
Finalmente rivede il campo Shavon Shields, a referto contro l’ASVEL solo pro forma. I campioni d’Italia schierano anche Pangos, Tonut, Melli e Davies, replica la Givova con Stone, Lamb, Henry, Pinkins e Thompson.
Il primo canestro della gara è di Myke Henry che si alza dall’arco e si ripete pochi secondi dopo costringendo Messina all’immediato time out (6-0).
A stoppare il parziale gialloblu è Tonut dalla media, ma il festival del tiro pesante della Givova vale il 13-2.
L’Olimpia prova a scuotersi; Pangos e Melli piazzano due canestri pesanti di fila che riportano vicino all’equilibrio il risultato (15-11), mentre Scafati insiste nel girare a largo dal pitturato.
Il capitano della Nazionale sale in cattedra, altri 5 punti consecutivi lo portano in doppia cifra, ma soprattutto portano Milano ad un soffio dal sorpasso che arriva con Voigtmann in contropiede (17-18), coach Rossi ferma il cronometro per vederci chiaro.
Ma non basta; le triple di Baron e Voigtmann fanno da motore per portare il break a 10-0 e Milano è in fuga (17-26).
La Givova ha un sussulto con le triple di Pinkins e De Laurentiis, tuttavia al 10’ è 25-33 Olimpia.
I padroni di casa aprono i secondi 10’ di gioco con un miniparziale di 5-0 che li riporta ad un possesso di ritardo.
La replica ospite, tuttavia, è veemente: controbreak di 12-0 che vale il nuovo massimo vantaggio (30-45), altro time out per Rossi.
La Givova non esce meglio dal minuto di sospensione: Milano dilaga ancora con Pangos che entra come un coltello nel burro nei pressi della linea di fondo ed i liberi di Hall che valgono il +19 (32-51), poi Biligha inchioda il ventello a due mani (53-32).
È Stone a smuovere il punteggio a cronometro in movimento dopo quasi 9’ con la tripla frontale, un altro canestro pesante di Pinkins ed una fuga a sorpresa di Stone valgono il 40-55 con cui si va all’intervallo lungo.
Al 20’, dato indicativo, Scafati conta solo 10 tentativi dall’area contro i 21 dal perimetro.
L’avvio di ripresa della Givova è ottimo: Myke Henry attacca con successo il ferro e porta il break aperto a 11-0, Messina ripete quanto fatto nel primo quarto e richiama i suoi in panchina.
I gialloblu mostrano grande applicazione difensiva anche dopo il minuto di sospensione, l’Olimpia deve scuotersi e lo fa con il suo capitano che prende posizione ed inchioda la bimane.
La risposta campana è la schiacciata di Henry sulla testa di Tonut, poi Davies ricaccia ulteriormente indietro gli avversari con il tiretto dalla media (48-62).
È l’ex Barça a fare il passo: prima da sotto, poi con l’inchiodata, il pivot statunitense segna il territorio nel pitturato ed il +18 sul tabellone (50-68).
A chiudere la penultima frazione arriva la schiacciata in reverse di Henry, al 30’ è 52-69 Olimpia.
Dopo quasi 2’30” del quarto periodo si sblocca finalmente il punteggio con la tripla di Lamb; l’ex Pesaro riavvicina ancora i suoi dalla lunetta (59-71).
L’Olimpia gestisce, poi riparte in transizione, in una di queste Ricci piazza il +15 a 4’00” dal termine della gara.
A riaccendere una fiammella di speranza per i padroni di casa è ancora una fiammata di Lamb, tutt’altro giocatore rispetto a quello abulico visto nel primo tempo, ma è troppo tardi, vince l’Olimpia, anche se la Givova esce a testa alta dalla sfida.
QUI le statistiche del match
Elio De Falco
Nell’immagine Brandon Davies, foto Ciamillo-Castoria