Un nuovo inizio per David Okeke, inizia così il viaggio attraverso le gesta dei cestisti italiani emigranti, episodio 8.
Ci sono storie che occupano i trafiletti a “pagina enne” del Corriere dell’Angolo, storie di persone che il tempo tende a far dimenticare o rimuovere dalla mente. Ma non per questo meno belle.
VOTO 10 E LODE PER DAVID OKEKE: BENTORNATO GUERRIERO
Tre anni, un’intervento a cuore aperto, visite su visite; “mille giorni di te e di me” avrà cantato a quel muscolo involontario, così necessario per vivere, David Okeke durante il calvario che l’aveva separato dal suo amore più grande: il basket. Il talento novarese, che sognava l’ACB e di ritornare nella sua Torino, ha dovuto girare in lungo ed in largo per poter calcare nuovamente un parquet. L’ha fatto sabato, in quel di Tbilisi, con la maglia del Rustavi, capolista della Supelega georgiana. Poco più di 8 minuti, 4 punti, 3 rimbalzi, il fatturato dell’ex Auxilium nella vittoriosa trasferta della sua nuova squadra, ma quanto pesano lo sa solo David.
Certe volte la vita decide di essere particolarmente malevola: t’illude, ti fa assaggiare il sogno che coltivi nel cassetto, te lo fa sfiorare e ti fa credere di averlo realizzato, poi, tutto d’un tratto, ti butta giù nel modo più crudele. Ti mastica come un chewing-gum e ti sputa via perché – stavolta lei – s’illude di averti svuotato. David non si è arreso, non importa quanto lunga sia la strada che lo riporterà al basket che conta, 4 punti come 4 caselle dopo che il gioco dell’oca ti aveva rispedito all’inizio del percorso sono un nuovo inizio.
VOTO 6 PER POLONARA: IN CRESCENDO
Il nostro giro sulle strade del basket europeo riparte, come sempre, dal Fernando Buesa Arena di Vitoria, dove Polonara accusa una flessione nel rendimento che lo fa affondare, con il suo Baskonia, in quel di Tel Aviv, salvo riprendersi in campionato e partecipare al banchetto che i blaugrana si concedono ai danni del Betis, che cade vittima della loro voglia di rivalsa.
Senza voto, anche questa settimana, Alessandro Gentile, ai box per il focolaio di covid-19 esploso nel gruppo squadra dell’Estudiantes. Anche Daniel Hackett non entra nel nostro giro settimanale, essendo ancora alle prese con il recupero dalla distorsione alla caviglia che lo tiene lontano dal campo da inizio 2021.
Gioca, eccome, la truppa italiana in terra tedesca. Solo secondi in campo per Flaccadori e Grant nella sconfitta del Bayern di coach Trinchieri contro il Real Madrid e, forse, qualche appunto al tecnico ex Cantú va fatto. Certo, Grant è apparso appannato in campionato, ma Flaccadori è in crescita ed avrebbe meritato qualche chance in più dopo aver confermato il proprio contributo in doppia cifra (12 punti) che ha reso agevole la pratica Amburgo. Con le merengues era una partita difficile, ai limiti del proibitivo, ma cedere all’overtime dopo lo sforzo fatto per rientrare resta un rammarico, soprattutto se chiedi gli straordinari a Baldwin fino a spremerlo come un limone mentre a Flaccadori concedi appena tre secondi. Cosa significano tre secondi in campo? Ed i cinque concessi a Grant?
VOTO 4 PER TRINCHIERI
Se non ritieni che un giocatore possa darti un contributo in quella partita, tanto vale non farlo entrare. Concedere tre secondi, o cinque secondi, di parquet è quasi un’offesa per chi si allena ogni giorno. Che i giocatori debbano conquistarsi il posto è un punto su cui siamo tutti d’accordo, se ritieni che un giocatore debba fare panchina per tutta la partita ed imparare guardando giocare i compagni è una posizione lecita, anche condivisibile. Ma non concedi questi secondi che sfiorano il ridicolo, e non è la prima volta.
VOTO 6,5 PER FLACCADORI
Fa il suo contro l’Amburgo, e lo fa discretamente bene, aggiungendo 4 assist e 5 rimbalzi al fatturato punti, quanto visto in Eurolega non è colpa sua.
VOTO 5 PER GRANT
Settimana storta per il giovane sardo, impalpabile in campionato. Per l’Eurolega, si faccia riferimento a quanto scritto sopra.
VOTO 6,5 PER FONTECCHIO
Altalenante Simone Fontecchio: sarà l’emozione per sfidare la sua ex squadra, sarà perchè è ancora in rodaggio dopo l’infortunio. L’azzurro fa una fatica pazzesca contro Datome e l’Olimpia Milano, apportando solo due punti e non riuscendo ad opporsi al blitz dei ragazzi di Ettore Messina. In campionato, invece, l’ala piccola vista lo scorso anno a Reggio Emilia fa le fortune di coach Aíto García Reneses conducendo i suoi alla vittoria corsara ai danni del Braunschweig con 16 punti. La settimana comincia male, ma si conclude molto meglio. Simone diventa leader di una squadra che vuole puntare al titolo ed è protagonista nel momento clou della partita. Lo vorremmo sempre così.
VOTO 6,5 PER MICHELE VITALI
Avaro di soddisfazioni, infine, il week end di Michele Vitali e del suo Bamberg, incapace di rientrare in partita a Ludwigsburg e sconfitto senza colpo ferire dai padroni di casa. L’ex Brescia si prodiga tanto in attacco, con 13 punti (secondo score di squadra), come in regia (4 assist), ma non basta il suo impegno a rimettere i suoi in carreggiata. I bavaresi deragliano, e sta succedendo un po’ troppo spesso, Vitali è una delle poche note positive.
VOTO 6,5 PER DELLA VALLE
Cresce ancora Amedeo Della Valle, uno degli ultimi ad arrendersi alla rimonta vincente del Cedevita Olimpija Lubiana in Eurocup, grande protagonista, insieme ad Ivanovic, della vittoria ai danni del Partizan Belgrado, al quale era stato anche accostato, in Lega Adriatica. 17 punti in 20’ nella competizione domestica, 11 in 19’ in quella continentale ed un posto nello starting five finalmente ritrovato. Prosegue, quindi, la crescita della guardia della Nazionale in vista dell’appuntamento europeo.
In foto: David Okeke in maglia FIAT Torino (Ufficio Stampa Auxilium Torino, 2018)
Elio De Falco