Intervistato da Paolo Coccorese sul “Corriere di Torino”, Riccardo Visconti ha parlato di quando da bambino faceva il ball-boy al Pala Alpitour: “Quando ero bambino, su quel campo mi è capitato più volte di fare il raccattapalle per le manifestazioni importanti che ha ospitato. Mi ricordo le edizioni di Uleb cup, di Eurocup e, in particolare, le due fasi finali di Coppa Italia. In una, ai tempi dell’Under 13 con il San Mauro, c’era in campo anche Carlos Delfino, mio compagno di oggi. Nello spogliatoio, ci scherziamo spesso. Mi dice che lui giocava ad alto livello quando io guardavo i cartoni animati”.
E adesso è lui a giocare da protagonista sul campo: “Per noi, è già una soddisfazione essere nel tabellone. Affronteremo Varese, la vera sorpresa del campionato. Pensare al dopo è prematuro. Stiamo facendo un’ottima stagione, è una bugia dire che non ci ho pensato alla Final Eight, ma per il momento è meglio volare basso”.
Visconti ha poi raccontato uno scoop risalente alla Coppa Italia 2011, l’ultima giocata al Pala Alpitour: “Vuole uno scoop? Quell’anno Pesaro venne eliminata nei quarti o in semifinale. Ne approfittai, perché già allora ero furbetto, per fregarmi il pass di James White. Lo misi al collo per esplorare liberamente gli spogliatoi e il retro del palazzetto. Andò tutto bene, finché… incontrai Gianmarco Pozzecco, allora non era ancora allenatore. Incrociammo gli sguardi e lui si insospettì. E, dopo avermi aperto la giacca, leggendo l’accredito, mi disse: “James, ti ricordavo diverso”. Ne abbiamo parlato quando abbiamo giocato contro nella stagione scorsa. Ci siamo messi a ridere”.
Visconti comunque già sognava in grande: “Sono cresciuto con il pensiero fisso che sarei arrivato in Serie A. L’ho sempre avuto, anche se può sembrare presuntuoso. Scelsi di studiare al Vittorino Castellamonte, l’istituto per geometri, per potermi allenare. Il mio vicino di banco era Tommaso Baldasso, che è all’Armani. Ci ho creduto soprattutto quando finii un po’ per caso a giocare al Don Bosco Crocetta. Under 15, era fatto il mio passaggio per un’altra squadra. Eppure, all’ultimo giorno saltò tutto. Quella stagione, con il Crocetta, è stata incredibile”.
Fonte: legabasket.it