Al termine di Tortona-Fortitudo Bologna in conferenza stampa hanno parlato i due allenatori.

Queste le parole di Marco Ramondino: 

ʺQuesto è un campionato veramente bello e duro e ogni vittoria va presa con grande entusiasmo. Tra gli aspetti positivi c’è la nostra crescita graduale nel corso della partita, che si è vista quando abbiamo iniziato a togliere gli errori difensivi che nel primo tempo sono stati soprattutto individuali. I 33 punti subìti nel primo tempo sono stati anche frutto della loro capacità di giocare i possessi a lungo arrivando anche alla terza opzione. Su questo dobbiamo migliorare, è un discorso di affidabilità e di fiducia, di tante piccole cose che nel nostro DNA non sono ancora completamente mutate. Difensivamente, anche dal punto di vista della presenza come squadra, il secondo tempo è stato molto buono: secondo me oggi il potenziale della Fortitudo si è visto nel non andare fuori controllo ed equilibrio nonostante avessero un assetto con giocatori nuovi. Stasera la partita ha avuto un basso numero di possessi e non si è fermata per molti minuti, quindi l’andamento è stato particolare: ruotare in dieci giocatori non è facile perché non tutti riescono ad avere un impatto immediatoʺ.

Queste le parole di Antimo Martino: 

“Complimenti a Tortona. Per noi non era una partita facile da affrontare, e vorrei vedere le cose positive: l’atteggiamento e la voglia di provarci. Siamo stati molto bravi fino al 25’, poi Tortona ha preso un piccolo vantaggio. Noi siamo riusciti a non staccarci, poi qualche rimbalzo offensivo ci ha condannato. Buono l’atteggiamento dei nuovi pur con qualche errore, abbiamo le possibilità per superare questo trend negativo e speriamo di recuperare qualche infortunato per iniziare, già da Trieste, a giocare con un nuovo assetto. Abbiamo dei problemi ma possiamo fare molto meglio di quanto fatto finora, specie con l’arrivo dei nuovi giocatori. Per molto tempo siamo stati in grado di fare la miglior partita possibile, sia in attacco che con la zona difensiva che è stata fatta proprio per necessità. Oggi, fino a quando abbiamo avuto le giuste energie, abbiamo fatto bene”.