Senza storia la prima gara della stagione 2022/23: al PalaVerde l’Unahotels Reggio Emilia fa un sol boccone di una brutta Treviso tenuta a soli 22 punti nel primo tempo.
Sugli scudi il solito Cinciarini da 19 punti ed 8 assist, per lui sembra quasi che l’estate non ci sia stata, altro giorno in ufficio, così come per Mikael Hopkins che ha digerito le delusioni di Eurobasket mettendo a referto 9 punti e 13 rimbalzi.
Tra i padroni di casa delude Banks, solo 7 punti per lui, mentre si salva Iroegbu che mette insieme 17 punti, benino anche Jantunen (10+6r), totalmente cancellato Cooke.
LA CRONACA
Dopo qualche possesso di studio in cui Iroegbu replica a Robertson ed Hopkins (4-4), la Reggiana mette il turbo in difesa e segna facilmente in contropiede.
È Banks a cercare di tenere i suoi a contatto (7-9), ma la sua è solo una rondine che non fa certo primavera, ma apre alla replica biancorossa.
È Cinciarini a dare il via con 5 punti consecutivi, Diouf prende il testimone inchiodando anche la schiacciata. Alla fine il parziale aperto è di 10-0 ed al primo intervallo si va con soli 7 punti a referto per i padroni di casa (7-19).
La Reggiana va a ritmo costante; il canestro pesante di Michele Vitali vale il +17 e solo Zanelli riesce a replicare, anche lui dal perimetro, permettendo di fermare il break a 15-0.
È la tempesta perfetta: Robertson e Cinciarini fissano il nuovo massimo vantaggio (17-36) con il solo Iroegbu a cercare di tenere in piedi i suoi; una saltuaria scossa di Banks dall’arco non basta a svegliare una Treviso troppo dimessa e superata in tutti i fondamentali. All’intervallo lungo è 22-38 con la terribile sensazione del film già visto, gara con Napoli dello scorso anno docet.
Al rientro dagli spogliatoi le polveri sono bagnate; servono quasi 3’ di gioco per rivedere una segnatura, esegue il neo papà Cinciarini (auguri!) che, successivamente, assiste Reuvers per il +21 (24-45) e Robertson per il +23 (24-47) tra i mugugni del Palasport di Villorba.
Treviso, tra i fischi, ha un sussulto d’orgoglio con Zanelli e Sorokas che centrano il bersaglio grosso, ma Anim non è disposto a fare sconti, altro allungo (30-54) per tenere in ghiaccio la partita.
Il martello reggiano, dopo due quarti da 19 punti, mette a referto una buona quota 22, all’ultima pausa la gara è già ampiamente decisa sul 37-60.
Il quarto periodo serve solo per segnalare che i biancorossi ritoccano ulteriormente il massimo vantaggio, arrivando a sfiorare il trentello quando Cinciarini appoggia al tabellone il 37-65.
I padroni di casa hanno un breve sussulto: Jantunen si porta a casa il ferro, poi pesca Sokolowski per la tripla del -20, Menetti chiama time out per rimettere in tensione i suoi.
Il parziale trevigiano arriva fino al 10-0, tuttavia Reggio Emilia controlla e colpisce con la tripla di Reuvers, poi subisce la sfuriata di Jantunen ed Iroegbu (56-70), ma chiude in totale controllo con un parziale di 8-2 che chiarisce subito la netta differenza qualitativa vista in campo.
Al 40’ è 58-78 e prima, pesante, salva di fischi per la nuova Treviso.
IL COMMENTO
Non può essere questa la Nutribullet di Marcelo Nicola, non era questa la sua Guipúzkoa, combattiva nonostante evidenti limiti di talento.
Treviso sceglie il modo peggiore di presentarsi in questo campionato, dimostrando mancanza di amalgama, ma anche di nerbo nel cercare di reagire alle ovvie avversità che una Reggio Emilia decisamente più solida avrebbe prevedibilmente presentato.
Sul tavolo degli imputati ci va anche Derek Cooke. Il proprietario delle chiavi del pitturato avversario si è reso irreperibile per tutta la gara, lasciando i suoi a dover cercare di porvi rimedio ed a tirare con un misero 33% dall’area.
Buone indicazioni, invece, per Max Menetti. Privo di Olisevicius, il grande ex di turno non si è fatto impietosire dal premio consegnatogli prima della partita.
Eloquente il 59% fatturato dall’area, così come la netta superiorità a rimbalzo.
C’è tanta Reggiana da ammirare in questa stagione, anche senza Mateusz Ponitka.
QUESTE le statistiche del match
Elio De Falco
Nell’immagine Andrea Cinciarini, foto Ciamillo-Castoria