L’Aquila Trento crolla a Belgrado 71-43 contro il Partizan nella prima partita del girone F delle Top 16. La squadra di Brienza paga l’assenza di Kelvin Martin, un Gary Browne che ha vissuto una serata negativa, mettendo a referto 7 punti con 0/8 da due e 2/6 da tre e la superiorità della squadra serba, che ha dimostrato una grande aggressività in difesa ed un grande organizzazione in attacco, faticando nei primi due quarti, ma prendendo il largo nella terza frazione. Nell’Aquila buona la prova di Jacorey Williams, che dopo un inizio difficoltoso si è sbloccato mettendo a referto 15 punti e dimostrandosi un’arma importante in attacco. Per la squadra serba è arrivata un’ottima prova dalla vecchia conoscenza italiana (visto a Trieste nella stagione 2018-2019) che ha prodotto 12 punti ed è stato una presenza fissa sia in attacco che in difesa facendosi sempre trovare pronto nel pitturato, buona prestazione anche per Cody Miller-Mcintyre che nei primi due quarti ha permesso di creare il gap decisivo per arrivare all’intervallo sul +15 e per Joshua Perkins, che nonostante sia arrivato da poco si sta dimostrando un’ottima risorsa per la squadra. Nel Partizan l’unico che è sembrato in difficoltà è stato l’ex Sassari Rashawn Thomas, che è ha messo a referto solo 5 punti con anche 4 falli. Le due squadre hanno faticato dietro l’arco da tre punti 7/20 per il Partizan, mentre 5/30 per Trento. La differenza è stata fatta dal tiro da due punti la squadra serba ha tirato 18/36 (50%), mentre per la squadra di Brienza 13/40 (32%). Per il Partizan 12 punti di Mosley, per Trento 15 punti di Jacorey Williams.

LA CRONACA

Nel primo periodo a comandare sono le difese, con gli attacchi che faticano a trovare soluzioni così dopo due minuti il punteggio è ancora sullo 0-0. Il Partizan si sblocca in attacco e piazza un parziale di 6-0 firmato tutto da Codi Miller-Mcintyre e prova a scappare riuscendo a raggiungere il 15-5 a metà periodo. La squadra di Brienza prova a rientrare guidata da Brown, ma continua a soffrire il Partizan in difesa e così il primo quarto termina 24-16. Nel terzo periodo le squadre continuano a ribattersi colpo su colpo, con nessuna delle due che riesce a portare l’inerzia della gara dala sua parte, così dopo tre minuti il punteggio dice 29-18 per la squadra serba. Il secondo in quarto in cui le squadre hanno segnato poco (11-4), le squadre hanno tirato male da tre 5/13 per il Partizan, 3/17 per Trento e così si arriva all’intervallo sul 35-20 per la squadra serba. Nel terzo periodo le due squadre continuano a ribattersi colpo su colpo, con Trento che prova a rientrare ed il Partizan che prova l’allungo decisivo così dopo quattro minuti il punteggio dice 40-26. La squadra serba continua a scappare grazie all’intensità e l’energia di Mosley e riesce ad arrivare sul +19 ,47-28 a tre minuti dal termine del periodo. Trento continua a faticare a contenere gli attacchi della squadra serba e così si arriva al termine della terza frazione sul 54-30 per il Partizan. Trento nell’ultimo periodo prova a ridurre il gap con un parziale di 8-3 e riesce a ritornare sotto le venti lunghezze di svantaggio sul -19, 57-38 a sette minuti dal termine. Il Partizan rialza l’aggressività in difesa e così riesce a riallungare fino ad arrivare al 71-43 finale.

QUI le statistiche del match

Group F W L PTS+ PTS- +/-
1. Partizan NIS Belgrade 1 0 71 43 28
2. Boulogne Metropolitans 92 1 0 83 79 4
3. Lokomotiv Kuban Krasnodar 0 1 79 83 -4
4. Dolomiti Energia Trento 0 1 43 71 -28

di Valerio Laurenti

Nell’immagine Cody Miller-Mcintyre, foto Eurocup