TORINO – It all comes to this.

Milano e Trento, Olimpia e Aquila, faccia a faccia tra la principale favorita ad ogni titolo nazionale e la capolista della LBA che ha incantato per il suo modo di giocare e di uscire da situazioni che parevano compromesse.

L’Olimpia cambiata negli uomini e nello stile, capace di esprimersi a ritmo quasi doppio rispetto alle passate stagioni, l’Olimpia dei singoli straordinari, anche stavolta avrà il peso dell’etichetta di favorita d’obbligo, quasi di condannata a vincere.

L’Aquila non vuole porre un limite alla propria quota di volo. Arrivata senza un giocatore fondamentale nelle rotazioni come Bayehe, quella bianconera è una squadra a cui “piace giocare insieme”, Paolo Galbiati dixit. “Provo gusto – ha proseguito il coach che la Coppa Italia l’ha alzata con l’Auxilium Torino – quando vedo che non c’è nessuno dei nostri nelle top 5 delle statistiche, vuol dire che tutti sono importanti”.

La sfida definitiva delle Final Eight 2025 porterà ad affrontarsi un professore del ruolo di ala forte ed un apprendista stregone, capace di giostrare sia nello spot di 3 che di 4.

Nikola Mirotic non è arrivato nelle migliori condizioni alla competizione del ko, da poco è rientrato dall’infortunio che tanti grattacapi gli aveva creato all’equatore della stagione. Poco a poco sta migliorando il proprio apporto. Nella semifinale con Brescia ha saputo prendere il testimone di Shields nel secondo tempo ma, soprattutto, ha difeso in maniera impeccabile su Miro Bilan, praticamente silente dopo l’intervallo lungo.

Dall’altra parte Saliou Niang è giovane, sente la pressione (come ammesso proprio da coach Galbiati in conferenza stampa), ma è parte del processo di crescita. Anche con quel peso, però, è stato fondamentale nei blocchi portati per il pick&roll che Ellis ha giostrato, come sempre, con maestria nei momenti decisivi. A Mirotic paga chili, esperienza e tecnica, lui che è ancora in fase di affinamento del proprio talento, ma proverà a compensare con atletismo e sfacciataggine, soprattutto davanti agli occhi del CT Pozzecco.

A chi guarderà il match resta il grato compito di godersi lo spettacolo.