Sta per cominciare la lunga estate dell’Italbasket, che dovrà affrontare il torneo Preolimpico in Portorico dal 2 al 7 luglio. In vista dell’appuntamento che qualifica per Parigi, il ct Gianmarco Pozzecco aveva stilato una long list di 30 giocatori, oggi già sfoltita, che prenderanno parte alle attività della nazionale. Saranno 18 gli azzurri che si ritroveranno a Trento dal 9 al 13 giugno per cinque giorni di allenamenti per cominciare a lavorare sul gruppo prima di inserire i giocatori di Olimpia e Virtus impegnati nella Finale scudetto al via questa sera. A tal proposito diversi i giovani d’interesse nazionale coinvolti in questa prima fase.
Dal 14 al 21 giugno poi, avrà luogo a Folgaria l’ormai tradizionale periodo di preparazione, che si concluderà con due amichevoli prima di volare a San Juan. L’Italbasket affronterà domenica 23 giugno a Trento la Georgia di Shengelia, e martedì 25 giugno a Madrid la Spagna di coach Scariolo. L’esordio al torneo Preolimpico avverrà contro il Bahrain il 2 luglio, poi sfida ai padroni di casa il 4 luglio, e in caso di passaggio del turno semifinale ed eventuale finale con le prime due classificate del girone che comprende Lituania, Messico e Costa d’Avorio.
Ma veniamo alle long list dei 30 nomi di Pozzecco. C’è Danilo Gallinari, che torna a vestire l’azzurro a due anni di distanza dall’infortunio di Brescia alla vigilia dell’Europeo 2022, e che forse è al suo ultimo ballo. Ad agosto saranno infatti 36 gli anni del Gallo, e quindi il Preolimpico potrebbe essere il suo canto del cigno. Della squadra dell’ultimo Mondiale ci sono Marco Spissu, Mouhamet Diouf e i finalisti Stefano Tonut, Nicolò Melli, Giampaolo Ricci, Achille Polonara e Alessandro Pajola.
Tornano a respirare l’aria azzurra, invece, Nico Mannion,Amedeo Tessitori, Davide Casarin, John Petrucelli e Tomas Woldetensae, ma soprattutto Michele Vitali a distanza di quasi due anni dalla finestra Fiba del novembre 2022, e di tre Awudu Abass dal Preolimpico di Belgrado del 2021 quando poi fu l’ultimo taglio dell’allora ct Meo Sacchetti con tanto di strascico mediatico. Abass sarà impegnato per lo scudetto insieme a Diego Flaccadori, Giordano Bortolani e Guglielmo Caruso.
A questi sono stati aggiunti, appunto, giovani di belle speranze che hanno anche composto il ‘green team’ della passata estate come Leonardo Marangon, Federico Miaschi, Mattia Palumbo, Saliou Niang, Grant Basile in attesa della prima gara ufficiale per diventare a tutti gli effetti italiano, Francesco Ferrari, Leonardo Faggian, Sasha Grant e Federico Poser. I tre tagli della giornata odierna riguardano Luca Severini che evidentemente non è al meglio dopo l’infortunio, Dame Sarr in procinto di lasciare il Barcellona per concentrarsi nell’avventura in Ncaa, e Leonardo Totè.
Analizzando questa lista, sono due i grandi assenti: il passaportato Darius Thompson per il quale sembrava poterci essere un ritorno di fiamma, ma soprattutto Amedeo Della Valle. Se per Abass il ct Pozzecco aveva dichiarato esplicitamente che per la stagione disputata meritava l’azzurro, davvero non si capisce l’indifferenza nei confronti del capitano di Brescia. Ormai da diverse annate è il migliore o comunque tra i primissimi giocatori della nostra serie A, stranieri compresi, e proprio in questa stagione ha fatto vedere grandi miglioramenti in altri aspetti del gioco che non sia soltanto segnare con una certa regolarità.
Poi è ovvio che nel guardare questa prossima versione dell’Italbasket, che dovrà fare a meno di Simone Fontecchio, e con Marco Belinelli che ha definitivamente chiuso la porta all’azzurro per scelta personale, non c’è esattamente un giocatore in roster capace di segnare tanti punti in poco tempo. Persino nella gestione precedente, Sacchetti quando necessario ha ripescato Della Valle per sopperire alla produzione offensiva che scarseggiava. Magari seppur inserito nei 30 della long list, poi l’esterno sarebbe stato tagliato per questioni tattiche, o più semplicemente per amalgama, ma non dargli proprio una possibilità è cosa che fa riflettere. E non poco.
Giovanni Bocciero