Sofferta, avvincente, di altissimo livello. Una partita così bella non si vedeva tempo. Al PalaDozza la prima semifinale di Coppa Italia LNP ha regalato spettacolo: Cantù batte Udine 110-102 (dopo un tempo supplementare) e torna in finale tre anni dopo l’ultima volta. Dopo le due sconfitte in campionato, i biancoblù sfatano il tabù bianconero. Valentini è l’eroe di serata: 30 punti e premio di migliore in campo: con lui, i 29 di McGee e i 13 di un preziosissimo Riismaa fanno la differenza. Dall’altra parte, Hickey si carica la squadra sulle spalle – a roster ridotto causa infortuni di Ikangi, Da Ros e J0hnson – e con 35 punti a referto le prova tutte. La squadra di coach Vertemati allunga fino al supplementare dimostrando di essere una grande squadra. Alla fine, però, a vincere è Cantù che non molla e si guadagna la finale sul campo.

Valentini “pistolero”: in finale servirà il miglior Basile

Quando vede bianconero, Fabio Valentini si scatena: 30 punti, 6 assist, 7 triple. Prova sontuosa per l’ex Forlì: supportato dai 29 di un efficiente McGee, Cantù stacca il pass che gli permette di vincere il primo trofeo dell’anno. Risponde presente anche Riismaa che, dall’arco, segna punti preziosi e pesanti. Dopo l’eccellente prova in campionato contro Rimini, invece, Basile frena e non brilla: mai in partita, il centro italiano non ha un grande impatto sulla gara. Per Cantù, in finale, sarà determinante anche il suo apporto.

“Pensare di essere favoriti per le assenze di Udine significa non conoscere e non rispettare i loro giocatori. Felici di aver combattuto e lottato contro una grande squadra: abbiamo meritato il passaggio in finale sul campo”. Parola di coach Nicola Brienza nel postpartita. Per lui, e la squadra, l’occasione di aggiungere alla bacheca del club una coppa che non è mai stata alzata al cielo in quasi 90 anni di storia. Domenica di nuovo in campo, per provare a farla.

Lorenzo Bloise

Photo by Walter Gorini (fonte: Pallacanestro Cantù)