Le parole dei due coach, quello della Vanoli Cremona Pierluigi Brotto e quello di Treviso Frank Vitucci, dopo il loro scontro nel ventiquattresimo turno di LBA:

 

PIERLUIGI  BROTTO:

“Grandissimi complimenti ai miei giocatori perché quando c’è da giocare una partita tosta, sono sempre pronti. Settimana difficile perché abbiamo lavorato nel corso della settimana sugli aspetti da migliorare. L’approccio alla partita è stato figlio di questo lavoro. Partita ben interpretata sul piano difensivo, specie per avere contenuto Olisevicius. Oggi meglio il mantenimento della concentrazione, malgrado ancora qualche margine di miglioramento, vedi la necessità di riorganizzarci nell’ultimo time-out. Burns non fa dei canestroni, ma fa delle giocate di esperienza e intelligenza, motivo per cui sono felice di averlo a disposizione”.

 

FRANK VITUCCI:

In primis complimenti a Cremona che ha giocato una buonissima partita. C’è stato uno strappo importante verso la fine del primo quarto che ci ha messo in grande difficoltà, al quale non siamo riusciti a reagire con la dovuta consistenza. I numeri dicono anche, purtroppo, che abbiamo avuto anche delle opportunità importanti, che però abbiamo sbagliato: le percentuali sono state estremamente basse e a un certo punto dovevamo rispondere anche dal punto di vista offensivo alla loro verve. A cominciare da Nikolic che ha fatto una grande partita, ma anche tutti gli altri esterni che ci hanno messo in difficoltà e noi non abbiamo saputo rispondere alla stessa maniera. Questo alla fine ce lo siamo portati dietro, reagendo bene nell’ultimo quarto, ma un po’ tardivamente… e poi la partita è andata.

Riguardo Bowman: la sua assenza è dovuta al fatto che è stato richiamato a casa perchè proprio in queste ore sta nascendo suo figlio. Chi doveva giocare non ha giocato e chi doveva riposare invece è sceso in campo, come Harrison. Non è assolutamente una scusante, ma la situazione è stata questa. Ovviamente quando è stato chiamato dalla compagna lo abbiamo lasciato andare: nella vita ci sono eventi più importanti di una partita di basket“.