Due riedizioni delle finali nazionali della scorsa stagione ed un derby sentitissimo. È con tre partite ‘di cartello’ ai quarti di finale che le coppe nazionali di Croazia e di Polonia vedranno debuttare le proprie Final Eight, le cui composizioni, a differenza di paesi come Italia e Spagna, sono stabilite tramite sorteggio.

La Coppa di Croazia Krešimir Ćosić, dedicata ad uno dei padri del basket moderno protagonista, come giocatore e poi allenatore, tra Zadar, Brigham Young Cougars, Virtus Bologna e nazionale Jugoslava, seleziona le partirecipanti alla Final Eight per mezzo di eliminazioni dirette in ottavi di finale disputati durante la prima parte della stagione, per poi assegnare gli accoppiamenti della Final Eight mediante sorteggio ‘secco’.

In Polonia, invece, a qualificarsi sono le prime otto in classifica al termine del girone di andata, con le prime quattro della classe a giovare dello status di ‘teste di serie’, e dunque ad essere accoppiate, mediante sorteggio, ad una tra le compagini che hanno terminato la prima parte della stagione tra il quinto e l’ottavo posto.

Zadar contro Split, atto terzo

Riedizione delle finali del campionato nazionale delle ultime due stagioni, ma soprattutto replica dei quarti di finale di coppa della scorsa edizione, sarà il significato dello scontro tra Zadar e Split, sorteggiate ai quarti di Coppa Krešimir Ćosić per la seconda edizione consecutiva.

Nella scorsa stagione, lo Zadar è riuscito a sconfiggere lo Split padrone di casa in quella che, diffusamente, è stata considerata una ‘finale anticipata’ del torneo, che effettivamente ha lanciato la compagine di Zara verso la vittoria della coppa dedicata al suo giocatore più iconico sconfiggendo, in un palasport di Gripe gremito di tifosi zaratini, la Cedevita di Damir Mulaomerović e la Cibona di Dino Repeša rispettivamente in semifinale ed in finale.

La Cedevita di Dino Repeša contro i padroni di casa

Rispettivamente primo e terzo in campionato, oltre ad essere campione e vicecampione di Croazia, lo Zadar di coach Danijel Jusup e lo Split di coach Veljko Mršić daranno dunque vita allo scontro maggiormente accattivante di un primo turno che, in Croazia, ha messo a confronto anche la Cedevita Junior di coach Dino Repeša, attualmente seconda in campionato, coi padroni di casa dello Zabok.

Alkar di Signo e Kaštela di Castelli, altresì, saranno protagoniste di un derby della Contea di Spalato, mentre, sempre restando al programma dei quarti di finale di Coppa Ćosić, ad uscire favorita del sorteggio è stata la Cibona di Zagabria quarta in classifica, accoppiata alla Marsonia.

Sopot contro Stettino, atto secondo

Venendo alla Polonia, una riedizione della finale del campionato nazionale della scorsa stagione tra il Sopot campione in carica e lo Stettino vicecampione caratterizzerà il primo turno di una final Eight nella quale, altresì, il Włocławek capolista se la vedrà con lo Śląsk di Breslavia (Wrocław) in un ‘classico’ polacco.

Nell’altra parte del tabellone, sulla carta meno accattivante rispetto a quello del Sopot di coach Žan Tabak e del Włocławek di coach Selçuk Ernak, le due compagini della capitale, la Legia ed i Dziki di Varsavia, sono stati accoppiati con, rispettivamente, il Wałbrzych capolista e la ‘mina vagante’ Lublino.

Ivica Skelin: ‘equità rispettata in Polonia’

“L’idea del sorteggio di per sé è buona” ci ha spiegato Ivica Skelin, allenatore della Legia di Varsavia ed ex coach dello Split, che abbiamo sentito in esclusiva su ‘Basket Magazine’. “Le coppe nazionali si giocano su un singolo incontro, a contare sarà dunque il momento, lo stato di forma delle squadre, e soprattutto l’impulso”.

“Il sorteggio della coppa di Polonia, dove chi ha una prima parte di stagione regolare migliore è premiato come ‘testa di serie, è l’opzione che apprezzo in misura maggiore'” ha continuato Skelin. “Altresì, sempre in Polonia, trovo giusto che le squadre con un budget più alto siano tutte in una parte del tabellone: le compagini con risorse più modeste avranno così occasione di lottare anch’esse per la coppa”.

Matteo Cazzulani

Nella foto: Ivica Skelin. Credits: Ewa Michalik / Ewcia_mk