Avevamo preannunciato l’impresa sulla base di quanto accaduto nel 2011, quando una compagine composta da soli cinque giocatori ha eliminato la Cedevita nella semifinale di Coppa Krešimir Ćosić. Tuttavia lo Zadar a scrivere un’ulteriore pagina edificante della propria storia questa volta ci è andato solamente vicino, perdendo davanti al proprio pubblico contro Dubai nell’undicesima giornata di Lega ABA (63:71).
Una sconfitta con onore, dunque, per i dalmati, che nonostante gli zero punti assegnati in classifica è da considerare un successo, almeno per quanto riguarda l’atteggiamento che una compagine a ranghi ridotti ha messo in mostra, costringendo un avversario con un roster ben più forte e profondo a sudarsi la vittoria.
Una prova d’orgoglio
Privo di giocatori chiave come capitan Marko Ramljak, Amar Gegić, Lovro Mazalin, con Karlo Žganec riabilitato all’ultimo, coach Danijel Jusup ha infatti dovuto fare affidamento ad un roster di soli sei giocatori in normali condizioni fisiche per sostenere un incontro contro una pretendente al titolo di Lega ABA.
Vladimir Mihailović, Tyler Wahl, Mate Kalajdžić, Krševan Klarica, Dominic Gilbert e Domagoj Proleta, assieme al giovane Manuel Dundović aggregato per ragioni numeriche, e comunque schierato in campo, hanno tutt’altro che sfigurato, andando alla pausa lunga sul più tre (37:34), per poi costruire una doppia cifra di vantaggio nel terzo quarto (48:36).
Ultimi quindici minuti decisivi
Ciononostante, lo Zadar è finito a corto di benzina nel secondo tempo, facendosi riprendere nel punteggio per mezzo di un parziale di 0:10 subito tra terzo ed ultimo quarto, prima di affondare definitivamente ricevendo un ulteriore break di 0:13 negli ultimi minuti di gioco, provocato dalle corte rotazioni e da una seria situazione falli.
21 tiri liberi a disposizione, di cui 20 realizzati, è stata infatti la maniera in cui la compagine allenata da Jurica Golemac ha controbilanciato la buona difesa dello Zadar, capace di tenere gli ospiti a 71 punti in quaranta minuti con un 25,9% da tre, forzando 11 palle perse per mezzo di 5 palle rubate.
I flop dell’incontro
Proprio i dati dei tiri liberi concessi testimoniano quanto una serie di decisioni arbitrali, che mai dovrebbero essere tematica di analisi di una partita di qualsivoglia sport, ma che in questo caso lo sono purtroppo diventate, abbiano indirizzato la partita a sfavore dei padroni di casa.
A finire nell’occhio del ciclone, nello specifico, è stato l’arbitro sloveno Saša Pukla, autore di fischiate che sia il pubblico di casa, che soprattutto i commentatori TV della partita, neutrali, hanno ammesso essere state alquanto dubbie.
I top della partita
Venendo alle note positive, plauso, enorme, va riservato all’intero roster dello Zadar, partendo da coach Danijel Jusup, per poi passare a Tyler Wahl coi suoi 17 punti, 6 rimbalzi e 2 palle rubate, Vladimir Mihailović autore di 16 punti e 3 triple, fino a Karlo Žganec coi suoi 9 punti, 6 rimbalzi, 6 assist e 3 triple.
Lato Dubai, buona è stata la prestazione di un Awudu Abass in doppia doppia, con 14 punti e 10 rimbalzi, mentre Klemen Prepelič ha aggiunto 14 punti, 4 rimbalzi e 2 triple.
La classifica
La vittoria permette a Dubai di incrementare il proprio bottino ad otto successi e tre sconfitte, rimanendo in scia al gruppo degli inseguitori del Partizan capolista, composto da Crvena Zvezda e Budućnost.
Lo Zadar, invece, scende al dodicesimo posto, con un bilancio che ora recita quattro vittorie e sette partite perse, ad un successo di distanza dalla zona playoff.
Le pagelle
Zadar – Mihailović 7, Klarica 7, Gilbert 7, Proleta 6, Žganec 7, Wahl 8, Kalajdžić 7, Dundović 7. Allenatore – Danijel Jusup 7
Dubai – Taylor 6, Prepelič 7, Bertans 6, Abass 8, Düverioğlu 6, Anđušić 6,5, Mason 6, Radošević 7, Ravena 5, Williams 6. Allenatore – Jurica Golemac 6
Zadar vs. Dubai 63:71 – statistiche
La classifica di Lega ABA
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Il calendario di Lega ABA
Matteo Cazzulani
Nella foto: Il roster dello Zadar durante la partita col Dubai. Credits: KK Zadar / Zvonko Kucelin
