6 punti a testa per Ivica Radić e Josip Sobin: che pareggio sia, anche se a vincere la partita è stato, come da regolamento, solo uno dei due. Questa è stata la maniera nella quale è terminato l’ennesimo scontro diretto tra due centri ‘tradizionali’ di scuola dalmata che in Italia, tra Serie A e Serie A2, hanno, come da noi presentato, lasciato buoni ricordi e reputazioni molto solide.
Nella terza partita della Dubrava Cup, un quadrangolare organizzato dalla squadra di casa, il Furnir, al quale ha partecipato anche la Cibona di Zagabria, lo Široki Brijeg e la Cedevita Junior si sono affrontate in uno scontro tra due compagini che, anche nella campagna 2024-2025, parteciperanno alla Seconda Lega ABA.
Secondo e terzo quarto decisivi
Dopo un primo quarto equilibrato, con la Cedevita di Josip Sobin avanti di una sola lunghezza (23:22), lo Široki di Ivica Radić ha preso il largo con un parziale di 16:24, tale da andare alla pausa lunga avanti di sette (39:46).
Nella ripresa, poi, la compagine dell’Erzegovina ha preso il largo costruendo una doppia cifra di vantaggio a 10 minuti dalla fine (54:66), per poi resistere ad un tentativo di rimonta da parte delle Vitamine di Zagabria, capaci di limitare il proprio disavanzo a soli sei lunghezze alla sirena finale (75:82).
Strong e Krajnović i top scorer di giornata
Oltre a Radić coi suoi 6 punti, a risaltare, tra le fila dello Široki, allenato da Ivan Velić, sono stati Josiah Strong con 14 punti ed il trio Alex Hunter, Patrik Jambrović e Jan Rebec con 9 canestri.
Lato Cedevita, guidata da coach Dino Repeša, degni di menzione, oltre a Sobin ed i suoi 6 punti, sono anche Luka Krajnović con 18 punti, Tahj Eaddy con 12 centri, Tomislav Buljan con 10 punti, e Niko Šare con 9 canestri.
Riepilogo della partita seguita
Cedevita Junior vs. Široki Brijeg 75:82 (23:22, 16:24, 15:20, 21:16).
Matteo Cazzulani
Nella foto: Ivica Radić (in maglia bianca) e Josip Sobin (in maglia azzurra). Credits: Cedevita Junior