Drew Crawford: foto Ciamillo-Castoria 

di Eugenio Petrillo 

Buona la prima per coach Maurizio Buscaglia. La Germani Brescia con il nuovo allenatore ritrova subito il sorriso e al PalaLeonessa sconfigge 99-85 la Fortitudo Bologna. Dopo partite infelici, culminate con l’esonero di Vincenzo Esposito ecco che i lombardi vincono. Contro la Fortitudo non si è certo vista la Brescia targata Buscaglia, ma quanto meno Drew Crawford e compagni hanno mostrato una faccia diversa. La Fortitudo al contrario – in questo match inaspettatamente scontro salvezza – continua ad incassare sconfitte su sconfitte. La Lavoropiù ormai è in astinenza totale da vittorie e l’ultimo posto – al di la delle vicende della Virtus Roma – è il suo.  La squadra di Sacchetti ancora non riesce a trovare un’identità. Sono ancora 99 i punti subiti, troppi. L’attacco non muove la palla, ci si basa solo ed esclusivamente sugli individualismi e mai su azioni costruite coralmente. Questo è avvenuto anche a Brescia.
Ma il successo la Germani se l’è costruito grazie alle conclusioni facili che si è creata, aiutata dagli enormi buchi difensivi dei felsinei.
Se Brescia – priva di Brian Sacchetti – ha ritrovato quella chimica giusta, con un ottimo – forse per la prima in questa stagione – Crawford (24 punti=, dall’altra parte non si può dire lo stesso.
Ora il tempo stringe per la Fortitudo. Certo, le partite che rimangono da giocare sono ancora tantissime, però l’ambiente è caldo e sta cominciando a spazientirsi. I tifosi della Fortitudo e sicuramente anche coach Sacchetti, contro Brescia non ha avuto le risposte che si aspettavano e ora qualche ragionamento andrà fatto… a 360°.
Sono 23 i punti di Happ e 20 quelli di Saunders, ma sono fini a loro stessi. Se poi allo stesso tempo i due leader prestabiliti in estate, Aradori e Banks, chiudono prove incolori da 9 e 11 punti con una miriade di errori. A questo punto ci si interroga sulla costruzione del roster, confusionario e caratterizzato da troppe “stelle”.
Brescia trova l’ossigeno invece, proprio quello che gli mancava da tempo. Oltre a Crawford sono molto buone le prestazioni di TJ Cline da 19 punti, Kenny Chery da 14 e di Dusan Ristic da 14 con 9 rimbalzi.

La cronaca. Le squadre in avvio si battono colpo su colpo. Da una parte c’è Cline che fa la voce grossa, dall’altra Banks. Poi però dopo 6’ è la Fortitudo a provare il primi mini allungo: Happ e la tripla di Withers valgono il 12-17.
Coach Buscaglia chiama timeout e le cose cambiano. Chery e Cline sfruttano le disattenzioni difensive della Lavoropiù che allo stesso tempo forza un po’ troppo in attacco: la Germani mette il naso davanti sul 20-19. Il primo quarto si chiude sul 22-19.
Dopo un inizio di secondo quarto equilibrato, Brescia trova il suo massimo vantaggio con i canestri di Chery per il 30-25 a 5.30 dall’intervallo che poi diventa 34-27 con la tripla di Burns.
Nel secondo periodo la Fortitudo esce dal campo. Attacca malissimo, difende peggio. Brescia approfitta: Crawford e Cline puniscono per il +13 Germani (42-29).
All’intervallo si va sul 46-35.
La Lavoropiù rientra molto bene in campo dagli spogliatoi. Ha tutto un altro atteggiamento e con Saunders e Aradori ritrova il -4 (51-47).
Dopo il 7-0 di parziale della Fortitudo, ecco la contro-risposta di Brescia che torna avanti di 7 lunghezze sul 57-52. Ed è Kalinoski sfruttando le lacune difensive dell’Aquila che riporta i suoi sulla doppia cifra di vantaggio: 66-55.
I padroni di casa dilagano sul finire di periodo, la Fortitudo incassa e al 30’ Brescia è avanti 71-57.
Il quarto periodo si apre con uno “show” personale di Fletcher. L’esterno americano della Fortitudo piazza da solo un parziale di 8-0: 71-65 a 8.35 dalla fine.
Nonostante i tentativi di rimonta della Fortitudo, Brescia riesce a tenere saldamente il controllo delle operazioni e Ristic dalla lunetta segna l’81-71.
La Germani va in scioltezza nei minuti finale e vince: 99-85.

QUI le statistiche complete del match