Le parole dei due coach, quello di Brescia Alessandro Magro e quello di Varese Alberto Seravalli, dopo il loro scontro in campionato:

ALESSANDRO MAGRO:

“Mi prendo la responsabilità del primo tempo, in settimana avevamo preparato qualcosa di diverso, siamo andati sui cambi sistematici perchè sono una squadra che tira tanto da tre punti, volevamo avere fisicità sui loro esterni, essendo una cosa nuova, provata in settimana, siamo ancora indietro sui meccanismi. Mi prendo la responsabilità difensiva nel primo tempo, non deve essere una scusa, ma si poteva fare meglio. Abbiamo deciso di tornare ai vecchi canoni ed hanno segnato solo 22 punti nel secondo tempo. Abbiamo fatto una prova difensiva molto importante, Varese è una squadra che sa far male, aprendo l’area dando spazio al tiro dei tre punti e sugli esterni. Abbiamo fatto un ottimo lavoro sul migliore marcatore del campionato e ci siamo riusciti. Sono dispiaciuto che abbiamo dato che abbiamo dato 29 minuti ad Amedeo per migliorare il suo bottino, ma ha deciso di sbagliare e quindi ad un certo punto abbiamo deciso di toglierlo. Un’altra grande giornata davanti al nostro pubblico, che ringrazio. Era una partita che non contava per la classifica, ma contava per il percorso. Il lavoro non è finito, ora la squadra si prenderà due giorni liberi, gli ultimi due, prima dei prossimi dieci giorni di lavoro e poi non ci saranno più pause. 21 vittorie ed 8 perse ore, se si pensava che al 21 novembre eravamo a 3 vittorie e 6 sconfitte. Si respira una bella atmosfera, coinvolgimento importante, cosa più bella che la squadra è riuscita ad ottenere”.

 

ALBERTO SERAVALLI:


«Ovviamente ci dispiace aver subito una sconfitta di queste proporzioni ma abbiamo sbattuto contro la terza forza del campionato ed oggi, soprattutto nel secondo tempo, si è capito il perché. Nella prima frazione siamo riusciti ad interpretare al meglio il match cercando di essere aggressivi in attacco e trovando soluzioni rapide passandoci la palla; nella seconda, invece, non siamo riusciti a sviluppare tutte queste cose per merito di una Brescia che ha aumentato il livello difensivo. Abbiamo commesso tante palle perse che hanno permesso a Brescia di fare facili canestri in transizione. Potevamo fare decisamente meglio; non siamo riusciti a fronteggiare la loro fisicità con le dovute armi».