di Giovanni Versa 

Ci apprestiamo ad assistere a questa ottava giornata di campionato, l’ennesima ad esser monca a causa d’una pandemia globale che non ci lascia scrutare gli orrizzonti temporali vicini e fare previsioni a lungo termine. “Ho 73 anni ma anche se ne avessi 103 non credo che riuscirei a trovare una soluzione per risollevare le sorti di questo traballante campionato, una cosa così non si è mai vista.” Sono queste le parole con cui s’esprime il nostro ospite di giornata, il coach Bogdan “Boscia” Tanjevic, nome che non necessità d’ulteriori presentazioni. Ricordiamo che questa volta le assenti portano i nomi di Venezia, Trieste, Virtus Bologna, Pesaro, Treviso, Cremona, Reggiana e, infine, Fortitudo Bologna.

La prima sfida di giornata vede protagoniste Sassari e Brindisi, come valuta finora le due squadre meridionali?

“Innanzitutto voglio complimentarmi con Brindisi che si conferma squadra d’altissimo livello anno dopo anno. Avendo perso quest’estate nomi importantissimi quali Banks e Brown ci si aspettava un rallentamento da parte loro, cosa che non è avvenuta: continuano a giocare in maniera fantastica. Sicuramente questo è per gran parte merito di Coach Vitucci: nonostante cambino spesso i giocatori, i risultati, sotto la sua guida, rimangono costanti negli anni. Anche Sassari ha cambiato un paio di giocatori ed al momento si trova ad affrontare un momento sfortunato dati tutti gli infortuni subiti, su tutti quello di Pusica. Complessivamente non li reputo allo stesso livello dello scorso anno, credo abbiano perso qualità rispetto all’annata precedente. C’è però da sottolineare come sia molto difficile trovare un rendimento costante e, conseguentemente, dare un giudizio definitivo alle varie squadre, date tutte le impervie che ci si ritrova a dover  sfidare durante questa stagione, e ciò vale soprattutto per una squadra che gioca anche in Europa.”

Passiamo al derby lombardo tra due piazze storiche come Cantù e Milano, previsioni a riguardo?

“Qua parliamo di due squadre rimaste ferme molto tempo per via del Covid-19 ma, nonostante ciò, è inutile soffermarsi più di tanto sul commentare la gara. La differenza tra le due squadre è troppa, è scontato che Milano sia la grande favorita tra le due.”

Rimanendo in Lombardia, come vede la gara che vede scontrarsi Varese e Roma? 

“Molto dipenderà dall’evoluzione attorno ai problemi economici, a queste turbolenze che sta vivendo la Virtus Roma… è chiaro che una simile questione pesa molto sui giocatori e le loro prestazioni ne potranno risentire. Sottolineato questo fattore, è chiaro che bisogna necessariamente dare il vantaggio a Varese.”

L’ultima partita della giornata vede sfidarsi due squadre che al momento stanno deludendo le aspettative dei tifosi, ovvero Brescia e Trento.

“Entrambe non stanno facendo grandi cose in campionato. C’è da notare come la prima non stia andando bene nemmeno nei campi europei mentre la seconda si trasforma quando inserita in essi. Nonostante ciò, io, essendo un grande tifoso di Vincenzo Esposito, vedo uscire, di poco, vincente Brescia.”

In conclusione, considerando la scarsità di partite in programma questo weekend, le chiedo di lasciare ai nostri lettori un suo giudizio riguardante le squadre che risulteranno assenti dai parquet in questa giornata.

“Partirei da Venezia, squadra che a parer mio non viene mai presa sufficientemente in considerazione ad inizio stagione, quand’è tempo di commentare i partecipanti al campionato e le loro ambizioni. Non utilizzo mezzi termini: quello che sono riusciti a compiere in questi ultimi anni non è niente meno che un miracolo. Vincere due scudetti è un miracolo, specialmente quando sappiamo tutti la forza che c’è dietro alle altre società concorrenti, Milano su tutte. Venezia fa ogni anno delle cose miracolose, non vi è molto da dire – semplicemente bisogna togliersi il capello e porgere alla società i miei più sentiti complimenti. Aggiungo anche che si tratta forse dell’unica società le cui squadre di entrambi i sessi girano a mille: si tratta di una società ben organizzata che controlla anche moltissimi giovani talenti, un esempio da seguire per tutto il paese.
La mia Trieste è difficile da valutare considerando che è ferma da tante settimane… ma sarà una stagione senza particolari punti esclamativi. Prevedo una salvezza tranquilla, arrivare ai play-off sarebbe un’impresa non da poco per loro data la rosa di quest’anno.
La Virtus invece deve svegliarsi, reputo abbiano perso delle sfide alla portata per un team del loro calibro perché hanno sottovalutato gli avversari che avevano di fronte. Negli Stati Uniti si dice che è meglio che la squadra che non prende in considerazione la possibilità di perdere non entri nemmeno in campo. Secondo me alla Virtus è andata proprio così, hanno sottovalutato chi avevano di fronte e non hanno dato il 100%, ritrovandosi in una posizione, ovvero quella dell’inseguitore, che da parte loro non era mai stata ipotizzata e che li ha portati ad incassare sconfitte inaspettate. Credo che comunque la rosa non si discuta, hanno appena sconfitto il Lokomotiv Kuban, non è assolutamente da tutti vincere a Krasnodar. È  una delle squadre più forti dell’EuroCup, budget e giocatori stellari, un risultato strepitoso per Teodosic e soci.
Reputo estremamente positivo anche ciò che è stato fatto nelle Marche, Pesaro ha messo in piedi un’ottima squadra con pochissimo tempo a disposizione e con un budget minimo. Una menzione speciale va fatta alla dirigenza e ad Ario Costa: operano in una città di medie dimensioni ma dove la pallacanestro ha vitale importanza e questo risulta evidente dai risultati da loro ottenuti, sia nel passato che oggi.
Mi piace molto come lavorano anche Treviso con Max Menetti e con quell’eccellente ex-giocatore ormai divenuto guida della compagine trevigiana che è Paolo Vazzoler, hanno trovato un’ottima ricetta che li ha portati a potersi considerare come una delle società più serie all’interno del panorama italiano.
Cremona era messa ancora peggio rispetto a Pesaro ma, a differenza loro, non ho pensato che la rosa da loro assemblata potesse dire granché in una competizione come la nostra A1. Si sono invece rivelati essere la sorpresa più grande del campionato e non posso far altro che complimentarmi con loro.
La Reggiana ha avuto la sfortuna di venir fermata dal virus proprio sul più bello, sicuramente guasterà un po’ i loro meccanismi di gioco, il che è un gran peccato perché giocavano una bellissima pallacanestro.
Antimo è stato un mio collaboratore a Roma e non mi sorprende che stia facendo così bene, approfitto di lui per commentare l’ultima squadra rimasta ovvero la Fortitudo. Ancora non capisco che necessità ci sia stata da parte dalla squadra bolognese di cambiare allenatore. Martino ha portato la squadra alla promozione, ha centrato i play-off al primo anno nella massima serie, ancora non ti basta? Hai un allenatore giovane e di talento che implementa un sistema di successo! Secondo me i loro problemi attuali possono essere tutti ricondotti al cambio di timoniere: la radice dei loro problemi parte da lì.”