Strepitosa prova balistica a Milano da parte dell’Allianz Trieste, che vince 81 a 100. Manca il mese perfetto l’Olimpia, che proprio all’ultimo giorno di gennaio perde la sua prima partita del 2021. Straordinaria la partita dell’Allianz, che si affida al talento degli americani, alla solidità degli azzurri e all’esperienza di un fenomenale “Lobito” Fernandez, indiscusso MVP del match con 24 punti 3 6 su 7 da tre punti.  

Trieste prepara alla perfezione la gara, si conferma squadra potenzialmente letale da fuori, mentre Milano paga a caro prezzo gli sforzi profusi nelle ultime settimane. 

Pesano parecchio in casa Olimpia le assenze. LeDay e Punter fuori per ricaricare le pile, non ci sono nemmeno Brooks e Biligha, mentre Micov a metà primo tempo esce per una brutta distorsione alla caviglia. Trieste, dal suo canto, è caparbia nel reggere l’impatto vicino a canestro nonostante il minor tonnellaggio, ancora insufficiente Tarczewski, troppo incostante nell’arco dei 40’ di gioco. Hines fa la sua parte, ma la differenza è nel reparto esterni. Moretti e Cinciarini non sono e non possono essere letali come Punter, Roll si accende troppo tardi, mentre Fernandez è implacabile. Ottimo l’apporto anche di Doyle ed Henry, così come quello dell’intramontabile Cavaliero. Vince con merito Trieste, che tanto deve al 16 su 23 da tre punti. 

LA CRONACA

Trieste entra in campo con personalità contro Milano al Forum di Assago. Gli uomini di Dalmasson sfruttano l’eccellente impatto sulla contesa di Henry e Da Ros, mentre l’Olimpia si fa sentire con Tarczewski vicino a canestro. Armani imprecisa da fuori e disattenta in difesa, Trieste, però, non riesce a dare un colpo al match, che a fine primo quarto sorride a Cinciarini e compagni, avanti 22 a 21. 

La seconda frazione si apre con il break di 11-0 dell’Allianz, capace di sfruttare le costanti incertezze offensive degli esterni milanesi trasformando con qualità nell’altra metà campo. Dopo un problema al pollice, Rodriguez torna e interrompe l’emorragia offensiva dell’Armani, che però perde per un infortunio alla caviglia Micov. La bomba del Chcho non cambia l’inerzia della gara, con il Lobito Fernandez che fa volare Upson ed Henry in cabina di regia. Datome riaccende Milano con 5 punti in fila, mentre Trieste risponde con la tripla da 8 metri di Cavaliero in uscita dal timeout. Sono i tiri liberi a salvare l’Olimpia nel primo tempo, con Trieste che chiude avanti 42 a 47. 

Spumeggiante avvio di secondo tempo per entrambi gli attacchi. Moraschini prova a prendere per mano l’Armani Exchange, Hines è sempre presente in attacco, mentre nell’altra metà campo l’Olimpia subisce la dinamicità di D’Elia. Trieste gioca con pazienza, l’Armani non appare in ritmo e la tripla di Doyle vale il +13 Allianz, massimo vantaggio del match fino a quel momento. Roll cerca di dare ossigeno a Milano con 5 punti in fila, Messina passa a zona, ma Trieste continua a colpire da oltre l’arco dei tre punti. 

All’Olimpia serve uno squillo, Trieste non deve tremare. Gli ospiti giocano in fiducia, Fernandez buca la zona fronte dispari di Milano con due triple consecutive in faccia a Shields e il match appare sempre più indirizzato. L’Allianz vola sino al +17, Milano risponde con qualche recupero e i canestri di Shields e Datome, capaci di riportare sino al -10 i biancorossi. Il finale è ancora tutto per i tiratori alabardati, che chiudono sull’81 a 100. 

QUI le statistiche della partita

In foto: Juan Manuel Fernandez (Ciamillo-Castoria)

Filippo Luini