CESARE PANCOTTO:
«È stata una partita giocata e lottata fino alla fine. Ci sono stati tre valori assoluti. Anzitutto, è bastato un calo nel terzo quarto perché Bologna, squadra di talento e grandi giocatori, mettesse in atto quella che era la forza per decidere la partita. Tuttavia, abbiamo giocato gli altri tre quarti di altissimo livello, pur non essendo stati sufficienti. Seconda cosa importante: loro hanno avuto il doppio dei punti in area e sotto questo aspetto, però, chiamo in causa Teodosic cha costruito per tutti, per i lunghi, per i tiratori e per sé stesso. Noi abbiamo cercato di arginarli in ogni modo, in tutto e per tutto, perché contro una squadra come Bologna, che ha sempre vinto fuori casa, solo per dirne una, abbiamo cercato di fare il più possibile una partita di continuità e di contenuti. Il fatto che non ci siamo mai arresi è un fatto molto positivo, che ci deve fare capire che siamo sulla strada giusta; dobbiamo solo fare uno step in più, perché quello che stiamo facendo per ora non è sufficiente, ma la strada è quella giusta».
ALEKSANDAR DJORDJEVIC:
«Quella di stasera è una vittoria importantissima per il nostro campionato, in trasferta un’altra volta, su di un campo tostissimo e contro una squadra che, ovviamente, è migliorata tantissimo con gli innesti di due giocatori: con Gaines ha acquisito tantissima esperienza e tanti punti, ma anche Bigby-Williams sta facendo il suo. Cantù, quindi, ha certamente cercato di metterci in difficoltà con atleticità. Come dicevo anche prima della gara, poi, le loro guardie hanno un immenso talento: Smith, ha fatto un’ottima prova; Gaines soprattutto, e Johnson, avevano tanto talento e potevano creare. Noi siamo stati bravi a credere sempre nella nostra difesa e alla fine abbiamo portato a casa una vittoria importante con alcuni numeri impressionanti, come i 30 assist, frutto dei 21 dalla coppia dei nostri leader Teodosic e Markovic, che dal canto suo ha fatto una gara straordinaria in difesa. Ricordo soprattutto una sua giocata difensiva, che ha fatto quando è tornato e ha avuto il pallone davanti alla panchina di Cantù. Questo per me è stato un momento molto chiaro e un messaggio verso tutti i nostri. Spero che alcuni dei nostri giocatori, che oggi erano un po’ sottotono, ricomincino a sposare il nostro carattere, partendo dalla difesa. Non importa quello che si fa in attacco ma importa quello che si costruisce in difesa, qualcosa per il gruppo e verso il gruppo. Aspetto dunque ancora più giocate difensive».