La pandemia sembrava averci tolto la speranza e la possibilità di divertirci con la palla in mano. Invece non è stato così, ma siamo usciti con una voglia tremenda di basket. Il Covid-19 ci ha costretto, per molti mesi, a praticare sport all’aperto e questo ha agevolato lo sviluppo, nel nostro campo cestistitico, del 3×3.
Il successo di questa nuova disciplina, divenuta olimpica dal 2021, è stato incredibile. I campetti si sono riempiti di atleti ed i tornei sono aumentati a macchia d’olio su tutto il territorio italiano.
I risultati di questo nuovo ambizioso movimento ce li racconta Salvatore Genovese, giocatore del Bergamo Basket, fondatore e commissioner di LB3, la più importante community in Italia del basket 3×3 che da poche settimane ha visto giocarsi le finali nazionali a Roseto degli Abruzzi.
Salvatore, ci racconti la storia di LB3.
“LB3 è nata nel periodo della pandemia. In pieno lockdown abbiamo pensato insieme ai principali organizzatori dei tornei d’Italia e con la partecipazione di Gek Galanda (responsabile federale del 3×3 giovanile) di creare un contenitore, un comune denominatore per chi in Italia si occupa di streetball e in particolar modo di 3×3.
Questo contenitore si è poi evoluto ed è nata LB3. Siamo andati in scena per la prima volta nel 2021 con 90 tornei affiliati e una finale nazionale, svolta a Cesenatico, che ha superato le 90 squadre partecipanti tra senior e under. Il feedback ricevuto dopo Cesenatico è stato eccellente e sin da subito eravamo pronti a rilanciarci per l’edizione 2022”.
Come operate voi di LB3?
“LB3 è un contenitore. Non abbiamo bandiere e dialoghiamo con tutti, abbiamo un accordo di collaborazione con FISB che sono i pionieri di questo sport in Italia, siamo promoter del tour mondiale Red Bull Half Court, abbiamo confronti continui con Gek che si occupa del 3×3 FIP giovanile e con Master Group che invece si occupa del 3×3 FIP senior/open, tour EstaThè per intenderci, siamo in contatto con tutti gli organizzatori degli eventi streetball della penisola. Il nostro obiettivo è far crescere il movimento streetball 3×3 italiano confrontandoci con tutte le parti in gioco. Tutte le attività sono condivise con 33BK, il circuito dal quale nasce LB3 che è campionato ufficiale AICS (ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI). “
Nel 2022 l’exploit. Come vi siete evoluti?
“Siamo riusciti a fare passi in avanti, affiliando circa 150 eventi di streetball. Le finali – inizialmente programmate a fine agosto, poi svolte ad inizio settembre – le abbiamo disputate a Roseto degli Abruzzi. Abbiamo registrato numeri incredibili: più di 120 squadre iscritte, più di 400 atleti con oltre 2000 presenze dispiegate su 3 aree di gioco (8 campi), 70 persone tra ufficiali di campo, arbitri e staff. Insomma un successo enorme!
Questo risultato ha confermato il trend di crescita. Anche sui social nella tre giorni tra Facebook ed Instagram abbiamo avuto circa 10mila collegamenti.
Abbiamo ricevuto numerosi attestati di stima. Siamo riusciti ad accontentare praticamente tutti, facendo giocare tutte le squadre nelle migliori condizioni possibili. Ma siamo già pronti per ripartire, migliorarci ed incrementare ulteriormente i numeri.”
Che location avete trovato a Roseto?
“Roseto è perfetta per organizzare questo tipo di eventi. Abbiamo trovato grande ospitalità, soprattutto all’Hotel Bellavista – dove c’era l’area di gioco centrale – che è centro tecnico federale del 3×3. La seconda area di gioco era al Lido Azzurra e poi la leggendaria Arena 4 Palme.
Voglio ringraziare il Comune e tutte le strutture coinvolte, un nome su tutti quello di Daniele Cimorosi, grande appassionato di pallacanestro, dirigente di lungo corso e proprietario dell’Hotel Bellavista.
Voglio ringraziare la Scuola Minibasket Roseto e il suo patron, Saverio Di Blasio, che da 40 anni contribuiscono a rendere questa cittadina adriatica una capitale della pallacanestro nostrana, e sono il motivo per cui le LB3 Finals si sono svolte in Abruzzo.
Voglio ringraziare lo staff di Ballin3, motore tecnologico di LB3, nello specifico Gianluca, Alessandro e Andrea Consoli, tutti i nostri partner e in particolar modo AICS nella persona del presidente Bruno Molea.
Infine ringrazio chi ha passato con me notti insonni, Vittorio Cappelluzzo e Pierpaolo Pasqualini, e ha reso possibile ció che 15 mesi si riteneva impossibile.”
Il basket del 3×3 è agli albori, ma le premesse sono buonissime. Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
“Abbiamo costruito le fondamenta, ora bisogna costruire il palazzo. Ripeto, il nostro obiettivo è quello di far crescere tutto il movimento del 3×3 che in Italia ha numeri – rispetto agli altri paesi europei – importanti.
Anche le nostre squadre stanno ben figurando a livello internazionale. Basti pensare che FDC (Fioi del campetto), la squadra senior maschile vincitrice del titolo nazionale LB3 e dello scudetto FIP, da pochi giorni si è laureata campione del mondo Red Bull Half Court a Il Cairo.
Quindi la base è buona, basta crederci, e noi ci crediamo.”
Quali potenzialità ha il basket 3×3?
“Il 3×3 italiano è un movimento che si è evoluto e che continua ad evolversi. Però non bisogna renderlo un surrogato del 5 contro 5. Sono due sport differenti, un po’ come pallavolo e beach volley.
Non va considerato come sport di serie b rispetto alla pallacanestro, ma uno sport a sé. Il 3×3 nasce con questo obiettivo. Bisogna dare valore a questa disciplina.”