Maodo Lo, intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, ha parlato del suo più recente trionfo ai Mondiali con la Nazionale tedesca assieme a un altro giocatore dell’EA7 Emporio Armani Milano, Johannes Voigtmann: “Il Mondiale è stato fantastico, ma la crescita non è stata affatto repentina. Questa Nazionale è stata costruita intorno a una generazione di talento che ha dato disponibilità fin dal 2015. Ed è cresciuta negli anni, un passo alla volta, con pazienza e programmazione. I segnali della maturazione si erano visti con la qualificazione per le Olimpiadi e con il bronzo europeo 2022. C’è chimica, conoscenza perfetta. E per la Bundesliga vale lo stesso discorso, le società si sono strutturate poco alla volta. Le squadre sono migliorate, i giocatori si sono potuti sviluppare disputando le coppe europee. E ora ne abbiamo due in Eurolega, Bayern Monaco e Alba Berlino. Altre in Eurocup. Sta crescendo anche l’interesse”.
A quasi 31 anni, Maodo si prepara per la prima avventura fuori tedeschi della sua carriera: “In precedenza avevo già ricevuto offerte, ma avevo scelto di restare a Berlino per questioni personali, per stare vicino alle persone a me care. A 30 anni ho pensato che fosse il momento giusto e non si potesse rinviare, la carriera di un giocatore non dura all’infinito. Milano mi seguiva, ho pensato che fosse una grande opportunità, la migliore. Voglio mettermi alla prova e qui si gioca per vincere. Io voglio vincere”.
Lo ha anche descritto le proprie caratteristiche tecniche: “Son un playmaker che crea gioco, crea vantaggio in campo. Sono un altruista e ripeto, posso creare vantaggi dal palleggio, in uno contro uno, dal pick and roll. Credo di essere migliorato e maturato parecchio negli ultimi due anni, ho più equilibrio e continuità. Porto energia anche in difesa, in particolare sulla palla”.
Il nuovo numero 0 biancorosso è figlio di un’artista di livello mondiale: “Da lei ho imparato la passione. Lei prima ancora che artista è appassionata all’infinito di ciò che fa, ama la pittura, vive per l’arte. E io ho il basket come passione della vita. Poi certo, stando con lei, viaggiando con lei nel mondo anche per mostre e musei, ho imparato a conoscere l’arte, a capirne, essendone immerso. E l’Italia è un posto ideale per approfondire. Tra l’altro spero di conoscere presto Giorgio Armani, un artista della moda”.
Fonte: legabasket.it