Vassilis Spanoulis è dato poco diventato coach dell’AS Monaco e debutterà in quello che per lui può essere considerato un derby (avendo giocato per molti anni nelle fila dell’Olympiakos) contro il Panathinaikos di Ergin Ataman queste le sue prime parole rilasciate in un’intervista a SKWeek:
“Sono felice, essere qui è un grande onore. Negli ultimi anni, il Monaco ha fatto grandi passi avanti in Eurolega. La vedo come una grande sfida che dà a me e anche ai giocatori una motivazione in più per lavorare sodo e mostrare quello che sappiamo fare in campo”.
Su cosa significa il suo ritorno in Euroleague: ““Mi mancava. Per me alla fine è la stessa cosa sia come giocatore che come allenatore. Ascoltare la canzone e competere contro i migliori. È qualcosa di bello, è tutta una questione di competizione. Dobbiamo essere pronti a giocare con i migliori ed essere in grado di adattarci fisicamente e mentalmente contro i migliori”.
Se si aspettava di ritrovarsi in Eurolega quando ha iniziato la sua carriera in panchina nel 2022: ““Certamente, era un mio obiettivo. Personalmente ho fatto passi in avanti molto veloci, ma sapevo che un giorno avrei allenato una squadra di Eurolega. Non lo dico per presunzione. Sono umile, ma so cosa posso fare nel basket. I giocatori sono sempre i protagonisti. Ho scelto questa squadra perché credo nella sua prospettiva e nei suoi giocatori. Non abbiamo molto tempo per lavorare e prepararci, ma cercheremo di fare del nostro meglio con i giocatori attraverso la comunicazione e i video, spiegando a tutti i ruoli offensivi e difensivi come li vogliamo”.
Sulle prime parole ai giocatori: “Che ho scelto questa squadra perché ci credo e perché ha giocatori affamati e motivati a vincere. Anch’io ho la stessa filosofia, sono sempre stato motivato e affamato di risultati, per questo credo che ci sarà una chimica ideale tra me e i giocatori”.
Se ci sono cose che vorrebbe cambiare della squadra: “Sì, ma come ho detto prima non c’è il tempo necessario per preparare al meglio le partite, ma è così. Obradovic ha fatto un buon lavoro qui. Ha scelto i giocatori. Devo continuare con la mia filosofia e fare il meglio possibile. Allo stesso tempo, voglio ringraziare il presidente e il direttore generale della squadra per il loro sostegno, il loro rispetto e la loro fiducia in me”.
Sulla prossima partita con il Panathinaikos: “Quasi non ho ancora lasciato la Grecia e devo già tornarci. Ma questo è il programma. Il Panathinaikos è una delle migliori squadre d’Europa. Sono i campioni in carica di Eurolega. Soprattutto sul loro campo sono molto forti. Dobbiamo prepararci in due giorni, ma qui si punta alla vittoria in ogni partita”.
Sul suo rapporto con Calathes: “Nick è da anni uno dei migliori playmaker dell’Eurolega. È il signore degli assist. Conosce molto bene il gioco e sa come far entrare in partita i suoi compagni. La sua capacità di controllare il gioco e di essere un vero un generale del parquet è unica. Abbiamo ottimi giocatori. Tutti devono lavorare e ciò che conta è la squadra, non il singolo. Abbiamo sicuramente delle personalità importanti e questo conta molto in Eurolega, ma dobbiamo anche trovare la giusta chimica”