Il nuovo pilastro della GeVi Napoli, David Michineau, è stato intervistato da Beniamino Pescatore sul “Corriere dello Sport”, sottolineando il momento in cui ha conosciuto la palla a spicchi: “A 5 anni ho cominciato a giocare con mio fratello nel quartiere della mia infanzia, a Bergevin, in Guadalupa. Sono partito per la Francia a 15 anni. All’inizio è stato complicato adattarsi. Avevo voglia di tornare a casa, ma con il tempo mi sono abituato. L’amore che ho per questa disciplina e l’aiuto di Dio mi hanno dato la forza per continuare lì. I miei fratelli e altri membri della mia famiglia vivono in Francia, non lontano da Parigi. Quando posso li raggiungo”.
Michineau ha poi parlato delle differenze tra il campionato italiano e quello francese: “Ci sono poche differenze: in Francia è una pallacanestro più atletica, veloce, mentre in Italia c’è maggiore attenzione alla tattica, agli schemi. Credo sia un campionato molto competitivo, subito dopo quello spagnolo. E poi il calore del pubblico… Qui il tifo è costante rispetto alla lega francese, sia in partita, sia per le strade della città quando incontro gli appassionati di questo sport. I tifosi?. Da questo punto di vista è un’altra storia. A Napoli i nostri sostenitori sono straordinari ed è emozionante giocare in un palazzetto davanti a migliaia di persone capaci di creare un’atmosfera incredibile”.
Che obiettivi ha questa GeVi? “Napoli mi ha fortemente voluto. Con coach Buscaglia c’è un rapporto splendido. Abbiamo vinto la prima partita alla terza giornata ma pensiamo a una gara per volta: il massimo sarebbe ottenere un posto nei playoff, lì può succedere di tutto”.
Fonte: legabasket.it