Intervistato da Giovanni Teppa su “Tuttosport – Piemonte”, Riccardo Visconti ha parlato della convocazione in Nazionale arrivata per questa finestra: “Difficile riuscire a esprimere la felicità che ho dentro in questi giorni. Qualche volta sono stato riserva a casa. Questa invece è arrivata la chiamata. Quasi non ci credevo. È giunta inaspettata e quindi ancora più bella. Indossare l’azzurro è sempre bellissimo ed è un onore rappresentare il mio Paese. Ho giocato parecchio nelle Nazionali giovanili conquistando anche un argento nei mondiali Under 19 del 2017 e un bronzo agli Europei Under 18 nel 2016. E ora vivrò questa esperienza. Mi sembra di vivere un sogno, darò tutto quello che ho e anche oltre per poter scendere in campo”.
Giocare la Final Eight nella città in cui è nato è stata un’emozione: “È la città dove sono nato, sono cresciuto, ho iniziato a giocare, dove vivono la mia famiglia e gli amici. Per me rappresenta moltissimo. L’atmosfera al palaAlpitour è stata qualcosa di indescrivibile. Tutto bello, tutto perfetto. Mi è sembrato più grande di quello che ricordavo da ragazzino. Già perché alle Final Eight di Torino del 2011 e 2012 ero a bordo campo. Ero uno dei ragazzi che asciugava il parquet. E avevo tentato già all’epoca di scendere in campo. Mi ero intrufolato negli spogliatoi “prendendo in prestito” il pass di James White. Ma ci fu una persona che mi fermò e mi disse che ero un po’ pallido per essere James. Lui sorrise, io pure. La persona che mi bloccò era coach Pozzecco!”.
Fonte: legabasket.it