Terza giornata di Liga Endesa, c’è una coppia al comando, vi lasciamo immaginare di chi si tratti.

Ma non per questo il weekend dei parquet iberici ha lesinato sorprese.

Partiamo proprio dal Barça, a cui serve la seconda prestazione monstre consecutiva di Nikola Mirotic (22+7r, 32 di valutazione) per aver ragione – 78-69 – di un coriaceo Río Breogán, giunto alla retta finale dell’incontro ancora pienamente in gioco per la vittoria.

Al hispanomontenegrino, ex Real Madrid, si unisce la vena realizzativa di Hayes (14) e del solito Cory Higgins (15), decisivo come sempre nei finali incerti. È proprio all’ex CSKA, giustiziere dell’Olimpia Milano nella semifinale della scorsa Eurolega, che il Barça si aggrappa nel momento del bisogno, quando Musa (14) siglava il -1 (60-59) ed apriva ad 8 minuti finali tutti da decifrare tra i blaugrana, non brillanti come nella vittoria di Gran Canaria, e la sfacciataggine di un Breogán che non sa cosa siano i timori reverenziali.

Tuttavia l’inesperienza gioca un brutto scherzo agli ospiti, più volte spreconi quando hanno la palla per il vantaggio; Higgins, invece, non concede la medesima grazia e chiude i giochi dall’arco (67-61), con Hayes che mette la ciliegina sulla torta ad 1’32” dalla fine.

Per il Barça, che farà visita al fanalino di coda Bilbao, c’è la possibilità di approfittare di un eventuale blitz di Tenerife in casa Real Madrid; i galiziani, invece, hanno davanti l’occasione di rifarsi in casa contro il Betis.

Secondo successo consecutivo per la Lenovo Tenerife: gli uomini di Txus Vidorreta s’impone, non senza fatica, al Surne Bilbao di un redivivo Andrew Goudelock (22 per l’ex Milano) per 89-79.

Non inganni la doppia cifra di vantaggio; nel primo tempo sono gli ospiti a tenere il comando delle operazioni e proprio Goudelock comincia con il piede sull’acceleratore: 9 punti senza errori e fuga Bilbao che obbliga Vidorreta a fermare il cronometro (9-20), ma il minuto di sospensione sortisce effetti solo nella metà campo dei padroni di casa, incapaci di sfruttare in attacco i miglioramenti della difesa (16-24 al 10’).

Tocca a Sasu Salin (24) suonare la carica per la Lenovo: dopo un inizio di secondo quarto in cui Bilbao pareva riuscire a gestire il margine, sono proprio due triple consecutive del finlandese a rimettere tutto in discussione (40-43) all’intervallo.

È una Tenerife in crescendo rossiniano, l’asse Marcelinho Huertas-Shermadini (19) si attiva come nei tempi migliori e fabbrica il sorpasso, pur non intimidendo gli uomini di Mumbrú che restano in scia fino alla fine, dovendosi però arrendere al maggior tasso tecnico avversario.

Con il trend in miglioramento, Tenerife si prepara al big match in casa del Real, per Bilbao, invece, esame Barça sul parquet amico.

Trova finalmente il primo acuto il San Pablo Burgos della nuova gestione di Zan Tabak: i campioni in carica della BCL espugnano il parquet del Casademont Zaragoza con un incontestabile 54-76 che ferma la corsa degli uomini di Jaume Ponsarnau.

Una difesa soffocante, una breccia in progressivo allargamento, poi il colpo finale. Come il pugile che sfianca l’avversario prima di metterlo KO, l’Hereda San Pablo Burgos ha battuto una Zaragoza incapace di trovare soluzioni alla tela difensiva di Benite (18) e compagni.

Gli ospiti giganteggiano a rimbalzo, sfruttando anche la pessima mira che caratterizza il primo tempo dei biancorossi, tra cui si fa vedere solo Radoncic (11).

Sarà dura cercare riscatto per i padroni di casa, al Príncipe Felipe sarà di scena una Valencia ferita nell’orgoglio, e per questo molto pericolosa; più agevole, sulla carta, l’impegno per Burgos che attende il Morabanc Andorra.

“Sulla sirena! Sulla sirena! Chris Kramer!”(semicit.)

Ci perdonerà Flavio Tranquillo, ma non c’è modo più calzante di definire il 79-80 con cui Gran Canaria sbanca il Martín Carpena davanti agli occhi stralunati dell’Unicaja che aveva avuto il pallino della gara fino a quel momento.

Pazzesco finale sul parquet andaluso: 79-78 sul tabellone, palla in mano Unicaja con Norris Cole che si prende la tripla che chiuderebbe la gara, ma la palla va sul ferro; rimbalzo e corsa folle per Kramer che forza una “bomba” alla Navarro ed ammutolisce il Martín Carpena.

Una sconfitta bruciante per i biancoverdi, bravi a presentarsi all’ultimo quarto forti di un vantaggio di 5 lunghezze, dopo essere stati a lungo a rimorchio.

Jaime Fernández (18), Boutelle (16) e Norris Cole (14) sono fondamentali nella rimonta del terzo quarto, ma alla fine la spuntano gli ospiti, bravi a giocare quando serve sulle lunghe leve di Pustovyi (10), ma anche a sfruttare la vena realizzativa di AJ Slaughter (16) e Miquel Salvó (14), ispirati da un ottimo Brussino (22 valutazione, 6 assist, 3 recuperi).

I canarini attendono, ora, la Joventut Badalona tra le mura amiche; ostica trasferta, invece, per l’Unicaja, impegnata sul difficile parquet dell’UCAM Murcia.

Gita di salute per il Baxi Manresa: i biancorossi polverizzano un imbarazzante Betis per 64-106.

Quella di domenica è, tra l’altro, la vittoria con più ampio margine – 42 punti – nella storia della formazione catalana.

Ci mette del suo il Betis, squadra apparsa totalmente in balía di un avversario che si è divertito, portando 4 uomini in doppia cifra e ringraziando la fallosità biancoverde che ha fruttato ben 40 tiri a cronometro fermo.

Sugli scudi Moneke, 18 punti e 9 rimbalzi per lui.

Tonfo sordo del Valencia; alla Fonteta festeggia l’UCAM Murcia che s’impone per 86-91 dopo aver rimontato 17 punti di svantaggio.

La tenacia degli universitari vanifica un maestoso Claver (26) e frutta una prestazione notevole dal punto di vista collettivo, con Webb (17) ad agire da leader, ma con ben 5 uomini in doppia cifra.

I taronja, ancora privi di elementi chiave come Xabi López Aróstegui e Jasiel Rivero, pretoriano di coach Peñarroya dai tempi di Burgos, partono in quarta con la voglia di riscattare lo stop all’esordio davanti al proprio pubblico; tuttavia Murcia sfrutta le tante (21) palle perse dei padroni di casa e sceglie con cura i tiri, ottenendo un 50% dal perimetro che decanta a suo favore le sorti dell’incontro.

Passo falso pesante per i taronja, impegnati domenica sull’ostico campo di un Casademont Zaragoza ferito e guidato dall’ex tecnico Ponsarnau, presumibilmente con il dente avvelenato.

Dal suo canto, l’UCAM attende un’altra squadra in cerca di pronto riscatto, quell’Unicaja che attende il rientro di Brizuela.

Inaugura la casella vittorie anche l’Urbas Fuenlabrada: gli uomini di Raventós raccolgono quanto di buono seminato nelle precedenti uscite e superano in scioltezza Andorra (91-78), ora fanalino di coda in classifica.

Decisivo uno straordinario Sean Armand (25), in estate accostato alla GeVi Napoli, prima che i partenopei virassero decisi su Jason Rich. Per lo statunitense, lo scorso anno in ProA francese, è un riscatto dopo una partenza non proprio rispondente alle aspettative.

Non demeritano gli ospiti, sprofondati fino al -23 (63-40) nel terzo quarto, ma capaci di reagire e riportarsi anche sotto la doppia cifra di svantaggio con un indomito Oriol Paulí ed un solido Arteaga (15) a guidare la rimonta, stroncata da Leo Meindl con 5 punti vitali nella retta finale.

Si prevedono curve pericolose per la squadra del Principato: sabato sera Hanna e compagni sono attesi da un San Pablo Burgos apparso in ripresa; apriranno invece la giornata i madrileni, di scena a Santiago de Compostela contro i padroni di casa del Monbus Obradoiro.

Vittoria di prestigio per la Joventut Badalona che supera (72-61) il Baskonia di un Fontecchio che ancora non è del tutto a suo agio nel gioco di Dusko Ivanovic.

Decisivo il pessimo secondo quarto dei baschi, solo 5 i punti a referto, ma anche lo strapotere neroverde a rimbalzo, con Tomic (15+6r), Brodziansky (17+7r), ma soprattutto uno straordinario Derek Willis: l’ex Brindisi fattura 15 punti e 7 rimbalzi di cui ben 6 catturati sotto il canestro avversario.

Il Baskonia comincia e finisce con Wade Baldwin (23) e paga cara l’assenza di Giedraitis; i blaugrana mancano totalmente di idee offensive e solo il talento individuale dell’ex Bayern riesce a dare contorni meno catastrofici alla disfatta.

Badalona si gode, quindi il successo; domenica farà visita a Gran Canaria, mentre Fontecchio e compagni viaggeranno fino a Manresa.

Conclude la consueta carrellata il Real Madrid: i merengues ci mettono difesa ed un solido Poirier (13+8r) per aver ragione, a fatica, di un discreto Monbus Obradoiro (78-68).

Ai galiziani non basta un Hellenson da 20 punti, lo statunitense cerca invano compagni che possano sostenerne con continuità le idee, ma trova contro un Real a cui non sembra nemmeno che manchi la rotazione per coprire il ruolo di ala forte.

Pablo Laso, nell’ottica di fare necessità virtú, è un maestro ed anche stavolta ripropone Tristan Vukcevic, ma anche varie soluzioni con il quintetto piccolo.

Nonostante ciò, l’Obradoiro si mostra cliente assai scomodo, pur in una serata non invidiabile al tiro dal perimetro, e resta in partita anche dopo 4 lunghissimi minuti in cui non trova il fondo della retina.

Un primo tentativo di rimonta ospite, che riporta le distanze a due sole lunghezze, viene fermato dall’intervento provvidenziale di Poirier che fissa il +6 dell’intervallo lungo (36-30).

Al ritorno dagli spogliatoi i galiziani, però, ci credono ancora di più e trovano il parziale di 11-0, concluso da Zurbriggen che significa clamoroso sorpasso (48-51) e coincide con il quarto fallo di un Tavares in giornata decisamente storta. La piccola reazione merengue permette di ristabilire l’equilibrio a quota 51 al 30’: ci pensa una “mandarina”, marchio di fabbrica di un giocatore sublime come Sergio Llull.

Lo scampato pericolo restituisce tranquillità e ragione al Real, da lí scaturiscono tiri meglio costruiti e punti, a firma Rudy Fernández e Williams-Goss, che si aggiungono ad un Llull pronto a prendersi le redini di una squadra in difficoltà.

Il massimo vantaggio, 66-55, è il preludio ad un finale in cui, però, l’Obradoiro ha il merito di non abbassare mai le braccia.

Il Real si sveglia, quindi, in tempo; per coach Laso suona il primo campanello d’allarme in vista dell’impegno con Tenerife e del debutto in Eurolega; per Moncho Fernández ed il suo Obradoiro, invece, buone indicazioni in vista di gare più alla portata, a cominciare da quella con Fuenlabrada.

MVP DI GIORNATA: Nikola Mirotic (Barcellona)

A distanza di poche ore siamo di nuovo qui a commentare una prestazione sopra le righe dell’ispanomontenegrino. 22 punti, 9 rimbalzi, 32 di valutazione e, per di più, l’assoluto ruolo di Salvatore della patria blaugrana in una prestazione collettiva che ha fatto accendere più di qualche spia rossa a Saras Jasikevicius, soprattutto perchè non è la prima volta che accade davanti al proprio pubblico. Il bloc notes è pronto a segnare gli errori, ma una pagina a parte, in questo mese di settembre, è dedicata a chi dubitava del buon Nikola, per le risposte, leggere le stats.

RISULTATI 3ª GIORNATA

BARCELLONA – RÍO BREOGÁN 78-69
LENOVO TENERIFE – SURNE BILBAO 89-79
CASADEMONT ZARAGOZA – HEREDA SP BURGOS 54-75
UNICAJA MÁLAGA – GRAN CANARIA 79-80
VALENCIA – UCAM MURCIA 86-91
COOSUR BETIS – BAXI MANRESA 64-106
URBAS FUENLABRADA – MORABANC ANDORRA 91-78
JOVENTUT BADALONA – BASKONIA 72-61
REAL MADRID – MONBUS OBRADOIRO 78-68

CLASSIFICA

REAL MADRID 3-0
BARCELLONA 3-0
RÍO BREOGÁN 2-1
UCAM MURCIA 2-1
JOVENTUT BADALONA 2-1
CASADEMONT ZARAGOZA 2-1
BASKONIA 2-1
LENOVO TENERIFE 2-1
GRAN CANARIA 2-1
BAXI MANRESA 2-1
VALENCIA BASKET 1-2
UNICAJA MÁLAGA 1-2
URBAS FUENLABRADA 1-2
HEREDA SP BURGOS 1-2
MONBUS OBRADOIRO 1-2
COOSUR BETIS 1-2
SURNE BILBAO 0-3
MORABANC ANDORRA 0-3

PROSSIMA GIORNATA
MONBUS OBRADOIRO – URBAS FUENLABRADA (2/10, 18.00)
UCAM MURCIA – UNICAJA MÁLAGA (2/10, 18.00)
CASADEMONT ZARAGOZA – VALENCIA BASKET (2/10, 20.45)
HEREDA SP BURGOS – MORABANC ANDORRA (2/10, 20.45)
RÍO BREOGÁN – COOSUR BETIS (3/10, 12.30)
GRAN CANARIA – JOVENTUT BADALONA (3/10, 13.00)
SURNE BILBAO – BARCELLONA (3/10, 17.00)
REAL MADRID – LENOVO TENERIFE (3/10, 18.30)
BAXI MANRESA – BASKONIA (3/10, 20.00)

 

 

Elio De Falco