Quale miglior modo per la Virtus Bologna per concludere una settimana sicuramente soddisfacente se non vincendo in trasferta: a Trento le V Nere si impongono per 71-64.
È stata la più classica delle partite, per la Virtus, che segue una gara di EuroLeague e che precede il doppio turno della medesima coppa.
La Segafredo con questo risultato mantiene il primato in classifica in Serie A mantenendo l’imbattibilità nei nostri confini.
È stata una partita che gli uomini di Scariolo hanno cercato di mettere sui propri binari sin da subito. E ce l’hanno fatta con successo. Le V Nere hanno condotto sempre e hanno sempre dato l’impressione di essere in controllo delle operazioni. Soprattutto nel primo tempo in cui i felsinei hanno persino toccato i 20 punti di vantaggio.
Poi nella ripresa c’è stato un moto d’orgoglio dei trentini che guidati da Drew Crawford che ha rivitalizzato la gara (parziale di 11-0 nel quarto periodo interrotto dalla tripla di Marco Belinelli). Ma la Virtus ormai era nettamente in vantaggio e l’esperienza oltre che il talento dei giocatori della Segafredo hanno permesso a Scariolo di festeggiare il settimo successo in altrettante partite di campionato.
La Virtus ha trovato ottime cose da Nico Mannion con 15 punti, oltre che da Isaia Cordinier con 13.
Per Trento vanno in doppia cifra Drew Crawford con 17 punti e Darion Atkins con 15. 

La cronaca 

Dopo i primi minuti di equilibrio, la prima squadra ad alzare il ritmo è la Virtus. La schiacciata di Cordinier e la tripla successiva di Mannion portano la Segafredo sul 13-6 dopo 6’ di gioco che poi diventa 15-6 con l’incursione di Hackett un giro di lancette dopo.
Trento fatica a segnare, la Virtus incrementa il proprio vantaggio fino al 20-10 al termine del primo quarto.
Nel secondo quarto la musica non cambia. I padroni del campo sono i felsinei che con Weems e Mannion allungano ulteriormente sulla Dolomiti Energia: 41-25 a 2’ dall’intervallo.
Alla pausa lunga si va sul 44-27.
Alla ripresa dei giochi la Virtus prova tutto per chiudere definitivamente i conti, ma l’Aquila con Crawford rimane in scia: 36-50 dopo 5’.
Trento prova in tutti i modi ad accorciare il divario ma i campioni (Hackett e Weems) della Segafredo – dopo il timeout chiamato da Scariolo – rimettono le cose in chiaro: dopo 30’ gli emiliani sono avanti 60-45 con il canestro sulla sirena di Atkins.
È molto buono l’approccio dei padroni di casa ad inizio quarto periodo. Spagnolo e poi Crawford si mettono in ritmo provando l’ultimo tentativo di rimonta e Scariolo richiama timeout sul +9 (60-51) a 6.30 dalla fine.
L’ottimo momento trentino prosegue con Crawford protagonista, ma è Belinelli che dall’angolo segna la tripla che interrompe il parziale di 11-0. La bomba del capitano bianconero è seguita da quella di Hackett che rispedisce Trento sotto di 12 lunghezze: 54-66 a 4.30 dalla fine.
Trento prova a sparare le ultime cartucce, ma la Virtus non cede e vince 71-64. 

QUI le statistiche complete del match 

Eugenio Petrillo 

Nell’immagine Nico Mannion e Mattia Udom, foto Ciamillo-Castoria