Il Gameday di Basket Magazine è l’ultima partita della seconda giornata di basket di Parigi 2024, ovvero quella tra Sud Sudan e team USA. Da una parta abbiamo una delle nazioni più povere al mondo che fino a qualche anno fa neanche esisteva e grazie alle spese sostenute negli ultimi anni dal presidente Luol Deng sta vivendo un vero e proprio sogno in questa Olimpiade. Dopo aver stupito tutti alla scorsa World Cup, ha continuato dove aveva lasciato anche a Parigi e così al debutto è arrivata una prima storica vittoria contro Porto Rico. La vera possibile outsider di questa manifestazione e l’unica (tra amichevoli e prima giornata) capace realmente di impensierire una corazzata come team USA (aveva trionfato team USA 101-100 in amichevole) sintomo di una squadra che sta vivendo una crescita continua e che sembra abbia la forza mentale necessaria per giocarsela con tutti. Dall’altra parte una squadra che non ha certo bisogno di presentazioni come quella di Steve Kerr che già al debutto con la Serbia ha dimostrato di che arsenale offensivo può disporre e di avere veramente pochi punti deboli. Sicuramente bisognerà evitare di sottovalutare l’avversario e bisognerà evitare di avere le poche difficoltà iniziali avute contro la Serbia (prima che entrasse Kevin Durant e cambiasse la situazione). Una Nazionale che sembra volare dritta verso l’oro e che pare avere pochi rivali in queste Olimpiadi vista la profondità del roster di cui può disporre. Per capire quanti uomini di qualità ha a disposizione Steve Kerr, basti pensare che un campione NBA (fresco di rinnovo quinquiennale a 314 milioni) come Jayson Tatum non abbia toccato il campo nella gara inaugurale, ma come annunciato dal coach oggi dovrebbe tornare in campo. I protagonisti scelti per questo Gameday sono Carlik Jones per il Sud Sudan e Stephen Curry per la squadra a stelle e striscie. Il primo è stato l’anima della squadra sud-sudanese al debutto, trascinandola ad un incredibile successo grazie ai suoi canestri in campo. L’esterno USA non ha certo bisogno di presentazioni dopo la sua straordinaria carriera oltreoceano, ma sembrerebbe non essersi del tutto sbloccato ed ancora non è arrivata la sua definitiva affermazione in questa Olimpiade con il suo talento che si è visto solamente a tratti. Una gara che si presenta da non perdere e che vede contrapposte una squadra che cerca di fare la storia come il Sud Sudan mentre dall’altra parte ci sarà un team USA che cerca di staccare sin da subito il pass per la semifinale.
Iconografica di SteArSte
Valerio Laurenti