L’NBA sbarca in Europa con un proprio campionato in collaborazione con la FIBA, e l’Euroleague reagisce blindando i propri partner tramite la proposta di licenze pluriennali a società storiche del basket europeo come Partizan, Stella Rossa e Virtus Bologna (come riportato da noi di ‘Basket Magazine’ in esclusiva qualche giorno fa). Le quali, stando alle indiscrezioni finora trapelate nella stampa internazionale, non rientrerebbero nei piani statunitensi nel nostro continente.

VIRTUS BOLOGNA-EUROLEAGUE: IN ARRIVO UNA LICENZA TRIENNALE

È un momento di particolare fermento, dunque, quello che il basket europeo sta vivendo a tutte le latitudini. Una rivoluzione copernicana, come qualcuno ha definito la volontà dell’NBA di creare un nuovo campionato in Europa, sulla quale trovare elementi certi su cui riflettere è difficile e, forse, ancora prematuro.

Per aggiungere un valido contributo al dibattito, che in Italia ha già visto voci autorevoli del calibro di Gianni Petrucci e Valerio Bianchini schierarsi in favore del progetto statunitense, ci siamo chiesti come i club storici del basket europeo ad oggi fuori dai piani di NBA ed Euroleague stiano approcciando la situazione.

Una risposta interessante ci è pervenuta dalla culla del basket europeo, Zara, laddove, leggenda vuole, la pallacanestro è stata creata, e nella quale, non a caso, si è formato il padre del basket moderno, Krešimir Ćosić.

Mentre NBA ed Euroleague si stavano scambiando colpi a suon di comunicati e dichiarazioni a mezzo stampa, lo Zadar, la squadra della città dalmata, ha nominato a Direttore Sportivo una figura giovane come Tomislav Kabić, che si è presentato alla guida di un club storico in un momento di particolare incertezza.

L’Europa come opportunità

“Più che di incertezza io parlerei di opportunità” ci spiega Kabić ad inizio chiacchierata. “Le tensioni tra NBA ed Euroleague stanno incrementando la visibilità del basket europeo a livello mondiale. Una realtà come lo Zadar deve approfittare al massimo la questione. L’importante è rimanere concentrati su stabilità, sviluppo e competitività, ed essere pronti ad affrontare ogni eventuale cambiamento nella geopolitica del basket europeo”.

Un interesse europeo che lo stesso Kabić non nasconde, condividendo la necessità per lo Zadar di incrementare la propria presenza nelle competizioni internazionali. A tal proposito, l’opinione del DS della compagine di Zara collima con la proposta che il neoeletto direttore della federabasket croata, Krunoslav Simon, ha formulato in merito alla possibile partecipazione di squadre croate nelle competizioni FIBA per club.

BM SULLE STRADE D’EUROPA / KRUNOSLAV SIMON SUCCESSORE DI JASMIN REPEŠA ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE DELLA CROAZIA

“Sono d’accordo con la proposta di Simon” ha affermato Kabić. “Ogni iniziativa volta a rafforzare l’immagine delle squadre della Croazia in Europa va nella giusta direzione, senza considerare quanto la partecipazione a competizioni FIBA possa permettere di migliorare la qualità e la reputazione della Croazia e del suo basket”.

“Certamente, qualora la FIBA dovesse invitare lo Zadar prenderemmo tale ipotesi in seria considerazione” ha continuato Kabić. “Zara è un patrimonio del basket europeo, ed è dunque l’Europa la naturale collocazione della nostra città e del nostro club. Ciononostante, ogni impegno con la FIBA dovrà essere armonizzato con il calendario della Lega ABA e, più in generale, alla nostra agenda, che comprende anche il campionato nazionale croato”.

Trasparenza e sostenibilità

La Lega ABA, menzionata dal nuovo DS dello Zadar, non è rimasta esclusa dal dibattito sull’assetto della pallacanestro europea, con squadre pronte a rimanere nel campionato ex jugoslavo, e compagini che starebbero seriamente riflettendo sull’opportunità di lasciare il torneo per dedicarsi alle competizioni nazionali.

Come dai noi riportato, il dibattito sulla Lega ABA è particolarmente acceso in Serbia, dove potrebbe addirittura verificarsi una divisione tra compagini favorevoli al torneo ex jugoslavo, e squadre pronte ad uscirne. Anche in Croazia, a tinte meno forti, la Lega ABA è materia di riflessione.

FOCUS BM / EUROLEAGUE RISPONDE AD NBA E FIBA, CROAZIA E SERBIA RIFLETTONO SULLA LEGA ABA – DI MATTEO CAZZULANI

“Il contributo storico che la Lega ABA ha fornito in termini di sviluppo della pallacanestro nella regione ex jugoslava, soprattutto ad una realtà come Zara, che proprio grazie a questo campionato ha potuto crescere ed ottenere visibilità, è indubbio, e guai a metterlo in discussione” argomenta Kabić.

“Tuttavia – ha continuato il DS dello Zadar – una serie di riforme della governance del torneo sono necessarie affinché la Lega ABA continui ad essere un campionato di riferimento in Europa, a partire da trasparenza, sostenibilità finanziaria e strategia”.

Strategia a lungo termine

La strategia, in particolare, è la ‘stella polare’ che Kabić ha posto come riferimento assuluto del suo mandato, col chiaro obiettivo di restituire allo Zadar quel lustro e quello spessore che, storicamente, appartiene alla compagine dalmata. Ad oggi, infatti, Zara si trova in una situazione economica critica, posta apparentemente in secondo piano, almeno dal punto di vista di immagine, dai successi che la compagine di coach Danijel Jusup ha ottenuto, sul campo, sia in Lega ABA che nel campionato croato nelle ultime due stagioni.

“Essere DS dello Zadar, che più che una squadra è una vera e propria istituzione culturale, e prendere le redini della realtà che fu di Krešo Ćosić è una responsabilità enorme!” ci spiega Kabić “Vogliamo rendere tifosi, simpatizzanti e cittadini di Zara orgogliosi del proprio club. Per farlo, ci siamo posti tre priorità: stabilizzazione delle finanze, sviluppo del nostro brand a livello nazionale ed internazionale, e sviluppo di giovani atleti”.

“Abbiamo scelto di lavorare con un programma a lungo termine, coinvolgendo le comunità locali e garantendo la massima trasparenza” ha aggiunto Kabić, che tra le prime decisioni alla guida dello Zadar ha affidato la gestione del marketing a Marin Seko, un esperto del settore incaricato di incrementare la visibilità del club campione di Croazia nelle ultime due stagioni sia in patria, che all’estero.

Una visione a 360 gradi

Altresì, il nuovo DS ha insistito per l’apertura di uno Zadar store nel centro storico della città per dare impulso ad un merchandising dal quale generare risorse, approfittando non solo dell’immagine e della tradizione del club, ma anche della collocazione geografica di Zara.

“Lo Zadar store non è solo un negozio, ma anche la casa dei nostri tifosi ed un biglietto da visita del nostro club nei confronti dei tanti turisti che proprio a Zara, una delle principali mete turistiche della Croazia, scelgono di trascorrere le proprie vacanze ogni estate” illustra Kabić.

“Solo così possiamo valorizzare il nostro brand, ed essere parte integrante del basket europeo di domani con una realtà economicamente sostenibile” ha concluso il DS di uno dei club più importanti della storia del basket dell’ex Jugoslavia e d’Europa.

Matteo Cazzulani

Nella foto: Tomislav Kabić. Credits: KK Zadar