Fortitudo Flats Service Bologna

KENNY GABRIEL 8 – La classe non ha età. In A2, anche a 35 anni, è di un altro pianeta. Già 16 punti nel primo tempo,. 29 alla fine. È se nella prima parte esagera è forza un po da tre (2/11, 4/14 alla fibe), da due è perfetto con 6/6
Massacrando Gaspardo e Pascolo. Utile anche a rimbalzo, 6 alla fine, 27 di valutazione. È il colpo grosso del mercato estivo della Flats Service.

DESHAWN FREEMAN 5 – L’energia è l’intensità ci sono sempre. Anche troppo, a volte. Il problema resta gestirsi nei falli trattandosi da contatti inutili. Terzo fallo prima della sirena del secondo periodo, quarto dopo 2’30 dell’ultima frazione. Alla fine sta in campo solo 15′, la F non potrà permetterselo e nemmeno che prenda un solo rimbalzo. Chiude con 8 punti

RICCARDO BOLPIN 7.5 – È sempre l’Alpino ruspante e combattente, che in difesa è una mignatta che fi si aapiccica addosso e non ti molla. Ma dal finire della stagione scorsa ora sembra aver preso fiducia nel suo tiro, che sta diventando una costante e non un fattore episodio. Esemplare, chiude con 8 punti

MATTEO FANTINELLI 7.5– Sicuro, sereno, in fiducia e con una consapevolezza dei suoi mezzi in crescita continua, capace di essere punto di riferimento emotivo del gruppo anche senza Aradori vicino. Quel movimento dalle tacche in palleggio spalle a canestro e giro vincente in lay up è ormai quasi immancabile e lo esegue alla perfezione. Bravo Capitano. Conclude con 12 punti.

GHERARDO SABATINI 7 – La degnissima spalla di Fantinelli che si voleva. Accelerazioni, passaggi che spesso diventano assist, anche più continuo nel tiro. Si, in questo ruolo di secondo pkay, che lo scorso era un po’ un punto debole, la Fortitudo é sicuramente migliorata. Mette a referto 8 punti.

FABIO MIAN 5.5 – Serata opaca, prende poche iniziative: da lui è lecito aspettarsi di più, ne ha i mezzi e l’esperienza. È per circa un mese e mezzo almeno c’è da tamponare il vuoto di Aradori il bomber. Chiude con 7 punti.

LEONARDO BATTISTINI 6.5 – IL carattere c’è, é intraprendente senza montarsi dopo qualche errore. Sarà utilissimo. La sua gara termina con 11 punti.

NICOLA GIORDANO 5.5 – Noi ancora pensiamo che possa cambiare passo, l’età è daa sua: in difesa morde, ma in attacco de e tirare fuori più personalità. Penalizzata dal fatto che attualmente il coach lo deve far giocare da guardia.

MARCO CUSIN 6 – mette a disposizione la sua esperienza ed energia in campo, carica i tifosi della Effe con una gran stoppata. Chiude con 2 punti

ALL. DEVIS CAGNARDI 8 – Ha un compito difficilissimo, cercare di ripetere la grande stagione del suo predecessore Caja, rispetto a cui ha meno nome e pedigree. Ma l’inizio è convincente, ruota bene la squadra improvvisamente più corta per le assenze i falli di Freeman, infonde tranquillità e la difesa, macchina da guerra della scorsa stagione biancoblu, beh, sembra essere sulla stessa strada

di Fabrizio Pungetti

Unieuro Forlì

DANIELE CINCIARINI 6 – non la solita leadership, anche se chiude con 12 punti (merito di un 8 su 8 ai liberi).

RICCARDO TAVERNELLI 6 – chiude con 7 punti e mette una discreta dose di energia in campo.

RAPHAEL GASPARDO 6,5 – decisamente uno dei più positivi tra i suoi, anche se ogni tanto frettoloso in attacco.

DANIELE MAGRO 5 – 11 minuti da corpo estraneo.

DAVIDE PASCOLO 6 – ottimo ingresso dalla panchina, chiude con 8 punti in meno di 20 minuti in campo.

ANGELO DEL CHIARO 6 – la prova non è negativa (chiude con 11 punti), ma forse ci si aspetta un po di più.

LUCA POLLONE 5 – 3 punti in 18 minuti, prova negativa.

DEMONTE HARPER 4 – il peggiore dei suoi, con scelte dannose e confuse in attacco. Sarà ancora basket di settembre, ma stecca totalmente la partita

SHAWN DAWSON 4,5 – insieme ad Harper il peggiore dei suoi in relazione a ciò che ci si aspettava, chiude la gara con 6 punti.

MATTEO PARRAVICINI 6,5 – il migliore dei suoi, ha il merito di tentarle tutte per tenere a galla i suoi. Alla fine, non supportato, affonda anche lui

ALL. MARTINO 5 – vero che si trattava della prima vera uscita stagionale, ma Forlì è appara slegata e con meccanismi ancora da costruire totalmente. C’è ancora del lavoro da fare.

di Diego Loretelli