Solida, cinica, spietata.

La Givova Scafati fa sua gara 1 della finale con una prestazione in crescendo che porta la firma di uno straordinario Monaldi (17, 5/8 da 3) e di un Cournooh (17) sempre presente quando la palla scotta come non mai.

La Givova tira con percentuali quasi fantascientifiche, stacca per un attimo la spina e Cantù rientra fino al -7, prima che Rossato chiuda le ostilità.

Cantù crolla nella parte centrale di gara nonostante un buon Bryant (16) ed un Bucarelli (14, 2/3 da 3) ispirato al tiro.

Sodini duro in conferenza stampa: “Abbiamo perso tutti i confronti individuali, non si può vincere a Scafati se fai fare 89 punti alla Givova”.

Soddisfatto, logicamente, Alessandro Rossi, ma resta sul chi va là: “Le percentuali di stasera (65.4% da 2, 54.2% da ) sono state eccellenti, ma dobbiamo migliorare il nostro livello difensivo, migliorando le scelte e la precisione”.

LA CRONACA

Avvio intenso tra le due squadre, ad Ikangi replica Allen, tuttavia l’ex San Severo piazza subito il canestro pesante e si fa apprezzare nel tenere il primo passo di Allen.

Cantù trova il primo vantaggio (5-6) con la tripla di Severini dal mezzo angolo, ma Monaldi, uno che sa cosa significhi giocare queste partite, gli rende la pariglia dal palleggio, Bayehe pareggia inchiodando la bimane.

Cantù è entrata in partita ed il break si allunga fino al 7-0 quando Da Ros segna la tripla frontale, De Laurentiis frena l’emorragia da sotto (10-13).

S’iscrive alla gara anche Zack Bryant che fa centro dalla media, ma Monaldi riavvicina ad un possesso i suoi, ancora dall’arco (13-15).

Cantù non si scompone, Vitali piazza la tripla dalla punta, poi Cusin ne sfrutta l’assist per il +6 (14-20).

Spinta dal pubblico, Scafati accorcia ancora con Cournooh da 3, ma non basta a rimettere il naso avanti, al 10’ è 18-21 Cantù.

Il pareggio gialloblu arriva dopo poco più d’un minuto della seconda frazione con il canestro dalla distanza di De Laurentiis; la Givova è nettamente in palla dopo il breve passaggio per la panchina ed operano il sorpasso con il gioco da 3 punti di Ed Daniel (24-23).

È il primo ribaltone della gara: Parravicini fa bottino dal perimetro, poi Nikolic non ha altra idea che fermare il contropiede di Cournooh commettendo un fallo antisportivo: l’ex Vanoli Cremona non sbaglia, ma ancor di più fa Mobio che inventa un canestro senza equilibrio sul possesso successivo, +6 Givova (31-25).

A Cantù, però, non puoi permetterti di concedere regali: la tripla di Vitali e due rimbalzi offensivi consecutivi rimettono in sostanziale equilibrio il punteggio (31-30), ma anche la particolare sfida tra ex Napoli con Monaldi.

Se da un lato prosegue la poca reattività sulle carambole, dall’altro i padroni di casa riescono a far male agli avversari con continuità e qualche slancio di spettacolo come la bimane di Mobio che posterizza il traffico sotto il canestro canturino.

La scossa emotiva funziona: il parziale lievita fino al 6-0 ed all’alba dell’intervallo lungo Scafati conduce 42-34, corretto in 42-35 da un libero di Bryant.

Sono Monaldi e Bucarelli a prendersi la scena dei primi istanti della ripresa segnando tutti i canestri dei primi 2’30. Scafati prova a cavalcare il momento e Clarke s’invola in contropiede per il +11 (50-39), Soddini opta per parlarci su.

Se l’attacco canturino si riattiva, bene Severini dall’angolo, altrettanto non può dirsi della difesa che permette ai padroni di casa di toccare il +16 con la tripla dal palleggio di Rossato, il PalaMangano ribolle.

Ed a ragione: Cournooh trova il gioco da 3 punti che aggiorna ancora una volta il massimo vantaggio (63-46) mentre un tarantolato Parravicini si converte in una zanzara che punge chiunque passi dalle sue parti o abbia l’ardire di attirarne il raddoppio di marcatura.

All’ultimo intervallo, dopo che Scafati aveva toccato anche il +19, il tabellone recita 65-49 Givova.

Cantù prova l’ultimo sforzo per riaprire la partita: Buscarelli e Bryant accorciano fino al -14, Rossato replica colpo su colpo, piazzando anche la stoppata per cancellare Bryant.

Ancora una tripla di Monaldi mette una seria ipoteca sulla gara (81-63), ma non è finita: Bucarelli e Cusin spingono e gli ospiti sono di nuovo a -13 quando Rossi decide di fermare il cronometro a 3’30” dalla fine.

Purtroppo per la tifoseria di casa, Cantù non si ferma: l’inchiodata di Bryant vale il -10, poi due buone difese annullano il gioco da 3 punti di Cournooh e permettono di scendere in singola cifra di vantaggio quando, però, pare troppo tardi.

La ciliegina sulla torta la mette il capitano: arresto e tiro in una frazione di secondo e tripla che vale l’89-79 finale.

È 1-0 Scafati.

 

Elio De Falco