All Star Game sì, All Star Game no, il Covid tiene la NBA sotto scacco.
La lotta al Covid è sicuramente uno dei temi più importati di questi tempi. Una delle organizzazioni che è riuscita a contrastare in maniera efficiente il virus è certamente l’Nba. Soprattutto grazie alla costruzione della bolla che ha permesso lo svolgimento della parte finale della regular season e degli interi playoff. La bolla dell’Nba è diventata un vero e proprio esempio di come combattere il virus e riuscire a mandare avanti la propria organizzazione, nonostante ci si trovi all’interno di una pandemia mondiale.
Come riportato sul sito de la Gazzetta dello Sport la situazione Covid-Nba è tornata attuale. In particolare si parla dello svolgimento o meno dell’All Star Weekend. L’associazione giocatori e la lega starebbero discutendo sull’idea di una partita secca da svolgersi ad Atlanta il 7 marzo, visto che le selezioni per la partita delle stelle ci saranno lo stesso per questioni relative ai contratti dei giocatori. Sicuramente non sarà l’All Star Weekend abituale con annesse, oltre alla partita tra i migliori giocatori della stagione, la gara delle schiacciate e la gara del tiro da tre punti. L’idea sarebbe quella di svolgere la partita inserendoci magari contributi benefici a varie cause ai quali i giocatori sono molto legati. Tutto questo però potrebbe trasformarsi in un enorme autogol.
L’All Star Game è da sempre considerata come una festa, nella quale i giocatori si rilassano e si prendono una pausa dalla strenuante stagione Nba. E’ una grande occasioni anche per i tifosi, che hanno la possibilità di vedere i propri idoli riuniti in un unico posto. Vista la situazione attuale l’All Star Game non sarebbe più una festa ma diventerebbe un rischio inutile in tempi di pandemia che sarebbe meglio evitare di correre. Per protocollo i giocatori non potrebbero abbracciarsi o scambiarsi la maglia a fine partita. Mettere 24 giocatori provenienti da squadre diverse potrebbe diventare una potenziale bomba covid, situazione che l’Nba come organizzazione è stata attentissima a schivare. Quindi se l’All Star Game nella situazione odierna di Covid, non può essere una festa, ma un rischio di contagio, forse sarebbe meglio evitarlo.