TORINO – Al termine di Brescia-Pesaro, in sala stampa, hanno parlato i due coach. 

Queste le parole di Jasmin Repesa: 

“Complimenti a Brescia per aver giocato un’ottima partita. Con merito va in finale. I miei ragazzi hanno fatto tutto nelle condizioni non certo migliori. Abbiamo avuto 1000 problemi, senza lamentarci. Moretti nell’ultima settimana non si è allenato. Cheatham uguale. Ma non voglio cercare le scuse, non abbiamo giocato una partita del livello giusto. Brescia ha difeso molto bene e non ci ha permesso di fare le nostre cose”. 

Il problema con l’arbitraggio “Non voglio dare colpa a nessuno, ma il metro arbitrale non è stato uguale sui 40′. Loro hanno difeso forte e nonostante questo non sono quasi mai arrivati in bonus a differenza nostra. Devo chiedere scusa alla mia squadra, dirigenza e tifosi perché ho lasciato la squadra senza la mia guida. Ma onestamente non so il perché. Non ci credevo, ma non è la prima volta. Lo stesso arbitro mi ha già espulso altre due/tre volte. Se ho fatto qualcosa di male a qualcuno chiedo scusa, ma non credo sia una cosa giusta. In occasione del secondo tecnico non ho parlato con quell’arbitro. Ai miei tempi di Roma sono stato molto a contatto con l’arbitro Martolini, ho sempre rispettato lui tanto che sono andato al funerale di suo padre. Oggi ho provato a parlare con lui tante volte, ma ogni volta si è scansato. Oggi gli ho detto che rispettavo lui e suo padre e questo ha provocato il tecnico fischiato dall’altro arbitro. Essere sanzionato per questo per me è una vergogna”.  

Queste le parole di Alessandro Magro: 

“Dopo la partita di Milano affrontare Pesaro era un’altra sfida impegnativa. Sono il terzo migliore attacco del campionato. La parola difesa è quella che spiega ciò che è successo stasera. Abbiamo avuto tanto da tutti anche dalla panchina: Massinburg e Akele. Siamo stati bravissimi dietro, gli abbiamo costretto a tirare molto volte in maniera forzata. Si sono innervositi e hanno perso fiducia. Abbiamo annullato il post basso di Charalampopoulos, uno dei fattori della loro vittoria con Varese.
Abbiamo perso qualche pallone di troppo, ma quando si difende così è più facile portare a casa la vittoria”. 

L’impatto di Akele. “Una partita solida. Lui fa tante cose che non si vedono nelle statistiche. In difesa è stato presente e rispetto a tante altre volte ha trovato la via del canestro. Gli ho dato fiducia e meritava di stare in campo. Così ho risparmiato anche Gabriel”. 

La tranquillità messa in campo “Le stagioni girano, le partite su episodi. Quella con Milano non era solo un quarto di finale, ma una lezione. Ciò che mi fa piacere è che da quella partita abbiamo preso qualcosa e siamo andati in campo con umiltà e durezza stasera. Siamo riusciti a stare li con la testa nonostante le difficoltà iniziali”. 

La finale con la Virtus. “È una squadra fortissima che oggi tra l’altro ha gestito i minuiti. È un’altra partita come Milano, ma è secca. Pensare di battere Milano o Virtus nei playoff è proibitivo, in una gara secca no”. 

L’apporto di Massinburg. “Noi abbiamo visto delle potenzialità in estate in lui. All’inizio abbiamo faticato a venirci incontro. Sta trovando continuità, ha giocato due partite solide senza passaggi a vuoto. Questo ci dà la possibilità – con il ritorno di Petrucelli – di togliere un po’ di pressione a Della Valle”. 

Nell’immagine Alessandro Magro, foto Ciamillo-Castoria