TORINO – Sarà la Carpegna Prosciutto Pesaro a sfidare la Germani Brescia nella prima semifinale in programma sabato per la Coppa Italia. Con una prova solida e nonostante la pesante assenza di Moretti, gli uomini di Repesa superano in volata una Openjobmetis Varese capace di rimontare dal -17 del primo periodo, ma meno lucida nei momenti più caldi del match.
Top scorer del match Charalampopoulos con 20 punti, importante per i marchigiani anche il contributo di Abdur-Rahkman e Gudmundsson, entrambi a quota 13.
Varese si aggrappa invece a Ross (17), autore però di un primo tempo molto negativo, e Johnson, che invece esce a sei minuti dalla fine per falli.
LA CRONACA
Repesa parte in quintetto con Gudmundsson, Abdur-Rahkman, Delfino, Charalampopoulos e Kravic, Brase si affida invece al classico gruppo composto da Ross, Brown, Johnson, Woldetensae e Owens.
Migliore l’avvio della Carpegna Prosciutto che prova subito l’allungo sul 7-0. Brase è costretto al primo timeout quando gli scatenati Delfino e Charalampopoulos confezionano il +8 per i marchigiani, ma le tante palle perse e le polveri bagnate in attacco (solo Brown e Johnson muovono la retina nel primo quarto) impediscono alla Openjobmetis di recuperare il margine che intanto continua ad ampliarsi fino ad un eloquente 29-12 alla prima sirena.
Varese prova a riaprirla con l’energia e la leadership dei suoi veterani: Ferrero e De Nicolao pongono un freno allo scatenato attacco avversario, Owens firma i punti che riportano i lombardi in singola cifra di distacco. Il timeout di Repesa non inverte la tendenza, l’Openjobmetis torna a -4 dopo un gran canestro sempre di Ferrero, ci pensa Gudmundsson allora a dare un’altra scossa a Pesaro con cinque punti consecutivi. Il tabellone recita 44-35 all’intervallo.
È Varese a rientrare meglio dagli spogliatoi: Pesaro va velocemente in bonus, mentre si sbloccano Ross e Woldetensae dopo un avvio difficile. Un gioco da tre punti di Johnson vale il 50-49, sempre il nr. 92 dei lombardi appoggia in contropiede il pareggio a quota 55 e obbliga Repesa (che intanto deve fare i conti anche con la quarta penalità di Delfino) al timeout. Due giocate pesanti di Cheatham prima e Visconti poi riportano i marchigiani sul +5, altra fiammata targata da Ross e Reyes in lunetta firma il primo vantaggio di serata per la Openjobmetis, risposta immediata però dell’ex di turno Tambone e dopo mezzora di gioco il punteggio è di 67-64.
Due leggerezze consecutive di Woldetensae, che prima perde palla e poi commette fallo antisportivo, permettono a Pesaro di provare una nuova fuga sul +4. Partita che si innervosisce con due falli tecnici in rapida sequenza prima a Johnson e poi a Totè, l’ala americana di Varese poi commette il suo quinto fallo ed è costretta ad uscire dal campo. L’Openjobmetis finisce presto in bonus e Pesaro ne approfitta per mantenere il distacco superiore al possesso pieno, Owens si guadagna e realizza due tiri in lunetta, poi il punteggio resta bloccato per diversi scambi: 77-72 quando si entra nei quattro minuti finali. Ci pensa di nuovo Ferrero a infiammare i suoi con cinque punti consecutivi che valgono la parità; Abdur-Rahkman realizza il nuovo +2 pesarese, che diventa +4 dopo il 2/2 in lunetta di Charalampopoulos. Pesante 1/2 a cronometro fermo di Brown e ancora Abdur-Rahkman scrive il +5, Ross accorcia sul possesso pieno di svantaggio a un minuto dalla fine, Pesaro non la chiude e Varese ha la palla del pareggio. Ferrero però stavolta sbaglia tutto e consegna la palla nella mani di Gudmnudsson, che dalla linea della carità trova il fondamentale +4 con undici secondi da giocare. Altra persa della Openjobmetis, e scorrono i titoli di coda. Termina 84-80.
Qui le statistiche del match
Massimo Furlani
Nell’immagine Abdur-Rahakma e Colby Ross, foto Ciamillo-Castoria