Un successo sorprendente per i Warriors, sotto anche di 22 lunghezze nel terzo quarto rimontano e vincono contro i Clippers, interrompendo così una striscia di quattro ko in fila contro L.A. Merito di un ultimo quarto da 34-18 per i padroni di casa con protagonisti sorprendenti gli uomini della panchina: fondamentali i 12 punti di Eric Paschall, gli 8 a testa di Brad Wanamaker, Damion Lee e i 6 di Kent Bazemore e Mychal Mulder. Ma chi decide la contesa, però, non può che essere Stephen Curry, autore di 38 punti di cui 19 per lanciare la rimonta del terzo quarto, E dire che prima della partita il due volte MVP era in dubbio per un problema alla caviglia sinistra: per lui 13/24 al tiro con un’altra prestazione sensazionale da tre punti (9/14) a cui ha aggiunto anche il massimo stagionale da 11 assist per i compagni. Ad accompagnarlo ci sono i 16 punti dell’ottimo Andrew Wiggins. Per i Clippers il quarto stop stagionale, un’altra partita che sembrava ampiamente tra le loro mani. Agli uomini di coach Tyronn Lue non sono sufficienti i 25 punti di Paul George e i 24 di Kawhi Leonard per resistere alla rimonta travolgente di Golden State, che ha alzato il livello difensivo tenendo Los Angeles a soli 40 punti nella ripresa dopo i 65 del primo tempo.
Giuseppe Malaguti